In attesa che vengano proclamati i vincitori della palma d’oro della settantesima edizione del Festival di Cannes, presentiamo un altro film italiano, “Cuori Puri”, selezionato per la “Quinzaine des Réalisateurs” e che, alla presentazione, ha riscosso lunghi applausi.
Il film vede un doppio esordio nel cast artistico, quello alla regia di Roberto De Paolis, e quello sul grande schermo di Selene Caramazza, giovanissima attrice nata ad Agrigento.
Protagonisti della pellicola sono Agnese, diciotto anni, e Stefano (Simone Liberati) che di anni ne ha venticinque.
Apparentemente i due ragazzi sono molti distanti l’uno dall’altra per contesto familiare e scelte personali: lei, dopo un rigido percorso di fede sostenuto dalla madre, sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio; lui, invece, ha alle spalle un passato difficile e cerca di tirare avanti facendo il custode nel parcheggio di un centro commerciale che confina con un campo rom.
Ciò che li accomuna è la loro esemplare purezza d’animo, da cui scaturirà un sentimento vero fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto, sullo sfondo, quasi sempre dissonante, della periferia romana.
“Al centro del film c’è il tema della verginità – ha dichiarato il regista – da una parte quella del corpo, illusione infantile di purezza e di perfezione e dall’altra quella del territorio, metafora di barriere e muri che si alzano a protezione dell’identità. I cuori puri del film, Stefano e Agnese, sono incapaci di tendere al mistero e al rischio della diversità”.
La giovane Selene, classe 1993, si è preparata a lungo per cogliere gli aspetti più profondi del personaggio.
“Dopo essere stata scelta per la parte – ha dichiarato l’attrice a Cannes – ho iniziato un percorso di fede reale, cominciando a studiare la Bibbia e a frequentare costantemente la chiesa e una comunità nella zona Sapienza di Roma. Il tutto è durato quattro mesi e non è stato facile ma alla fine, durante le riprese, il lavoro fatto ha portato ad un percorso autentico di recitazione”.
Il sentimento che nasce tra i due ragazzi li porterà a mettersi fortemente in discussione e infrangere le regole che gli altri gli hanno imposto, sostenuti dalle loro fragilità, dalle incertezze proprie della gioventù e dal costante manto di paura del diverso.
“Per scrivere il film ho condotto una ricerca sul campo – ha continuato De Paolis – attraversando la periferia dei centri accoglienza e dei campi rom per poi entrare nelle chiese e documentarmi sulla realtà contemporanea delle comunità cristiane. Per comprenderli davvero, per poterne scrivere, ho scelto di lasciarmi contaminare, di provare a vivere la loro vita, senza giudizio”.
E il risultato di questo intenso lavoro, riconosciuto anche dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI, porta come caratteristica principale “un’inedita intensità filmica nel raccontare la febbrile ricerca di una integrità fisica e morale dei protagonisti”.
Fanno parte del cast anche Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici e Isabella delle Monache.
Scheda tecnica del film:
Soggetto: Luca Infascelli, Carlo Salsa, Roberto De Paolis
Sceneggiatura: Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano, Roberto De Paolis
Fotografia:Claudio Cofrancesco
Montaggio: Paola Freddi
Musiche: Emanuele De Raymondi
Organizzazione: Giorgio Gasparini
Scenografia: Rachele Meliadò
Costumi: Loredana Buscemi
Suono in presa diretta: Angelo Bonanni
Casting: Francesca Sambataro (u.i.c.d)
Produttore creativo: Alfredo Covelli
Produzione: Carla Altieri e Roberto De Paolis