L’esigenza di condividere le conoscenze e gli studi già realizzati dal Distretto in collaborazione con le migliori istituzioni scientifiche siciliane sul gambero rosa, rosso e viola, con il fine di pervenire ad un marchio di qualità, ad un formale riconoscimento distintivo per il prodotto principe della marineria mazarese, è quanto emerso nella tavola rotonda organizzata dal Distretto della Pesca e Crescita Blu, su richiesta di diversi produttori associati, dal titolo “Un disciplinare per il Gambero del Mediterraneo: idee per la valorizzazione nei mercati”.
Alcuni ricercatori hanno dato il loro autorevole contributo scientifico. L’ing. Giuseppe Pernice, coordinatore Osservatorio della Pesca del Mediterraneo ha spiegato i contenuti di un disciplinare che coniuga innovazione e crescita blu per la valorizzazione commerciale del prodotto attraverso la creazione di un marchio di qualità. “Vi è l’urgenza –ha aggiunto Pernice- di tutelare questo prodotto dalle frodi e dalla concorrenza, bisogna conferire al nostro gambero una caratterizzazione non solo geografica”.
Il dott. Fabio Fiorentino, del CNR di Mazara del Vallo, ha illustrato uno studio sulla sostenibilità della pesca dei crostacei profondi. Sia il dott. Gioacchino Bono, ricercatore del CNR, che il dott. Giuseppe Barbera, ricercatore dell’IZS “Mirri”, hanno sottolineato la necessità per i produttori di utilizzare meglio le tecnologie per migliorare etichettatura e surgelazione a bordo, eliminare gli additivi e fornire una reale identità al prodotto.
Il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo, ha chiarito che questo è un primo incontro con gli operatori per verificare le possibilità, le potenzialità e le volontà di arrivare ad una definizione di un marchio collettivo di qualità. “Non c’è dubbio –ha sottolineato Tumbiolo- che serve maggiore chiarezza al fine di dare ai consumatori la possibilità di apprezzare meglio un prodotto di eccellenza del Mediterraneo. La Regione Siciliana, grazie al Dipartimento Pesca, ha manifestato la volontà di sostenere queste iniziative volte a tutelare i produttori ed i loro mercati”.
Gianluca Cornelio Meglio, Direttore del Mercato ittico di Milano-Sogemi, è così intervenuto: “E’ necessario applicare disciplinari che riescano a garantire qualità e provenienza dei prodotti. Il mercato ittico –ha spiegato l’avv. Meglio- è un luogo dove arriva una grossissima quantità e varietà di prodotto, è importante identificare le caratteristiche nutritive ed organolettiche del pescato per creare protocolli al fine di verificare se un prodotto, come ad esempio il gambero rosso, possa fregiarsi di un marchio di origine e di qualità senza rischiare frodi commerciali”.
L’incontro si è concluso con l’intervento di Leonardo Catagnano, dirigente del Dipartimento Pesca Regione Siciliana, il quale rivolgendosi ai produttori ha detto: “la valorizzazione del gambero è una strada obbligata per la marineria. Saremo pure dei bravi imprenditori, ma occorre confrontarsi con un mercato, sia interno che internazionale, sempre più aperto. Serve la volontà di cambiare investendo in conoscenza e tecnologia. Il disciplinare è uno strumento utile al fine di riconoscere le giuste qualità al prodotto e di renderlo più competitivo. Per tutto ciò il Dipartimento sarà vicino al Distretto ed agli operatori che hanno deciso di cambiare attraverso gli strumenti della ricerca, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della diversificazione. In fondo è questa la filosofia del FEAMP”.