Il Comitato Pioppo Comune, a seguito dell’incendio che ha distrutto il bosco di Casaboli, sceglie di interrompere il silenzio scendendo in strada e lo fa proprio percorrendo a piedi il bosco di Casaboli. L’appuntamento è per martedi 8 agosto a Pioppo (sopra Monreale) alle ore 18, in Piazza Manzoni per raggiungere in corteo Via Valle Tajo, proprio ai piedi del bosco di Casaboli. Il nome della manifestazione #noisiamocasaboli ma non sarà un corteo fine a se stesso.
Per creare una coscienza civica e costruire consapevolezza il comitato intraprenderà un percorso che andrà oltre la manifestazione di martedì, verrà allestito infatti un banchetto per raccogliere quante più firme possibili per presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Un corteo per smuovere le coscienze e per difendere i propri spazi verdi e continuare a creare momenti di confronto per individuare qualsiasi soluzione utile per riuscire a unire tutte le forze politiche e sociali per permettere ai boschi di rinascere. Chiunque potrà esprimere la propria opinione per contribuire in modo costuittuvo alla manifestazione: cittadini, politici e sindacalisti.
“Un corteo per darci una scossa, per reagire all’indifferenza, al silenzio e al fatalismo di cui ormai siamo tutti vittime. – dicono gli organizzatori – Un corteo per impegnarci sin da subito a costruire un percorso che miri a salvaguardare il nostro patrimonio boschivo. Un corteo di interesse collettivo e di condanna contro chi agisce nell’ombra, spinto da interessi economici e affaristici. Un corteo per mettere di fronte alle proprie responsabilità tutti gli attori di questa storia a partire dalle istituzioni che a suon di commissioni straordinarie e consigli a porte chiuse hanno permesso che nel tempo si perpetuassero crimini ambientali ai danni della Sicilia“.
La Sicilia questa estate è stata tartassata degli incendi. Il bosco di Casaboli vicino Pioppo è stato completamente distrutto dalle fiamme con un incendio divampato quattro giorni fa. Ottocento ettari di verde frutto degli interventi di rimboschimento effettuati negli anni scorsi persi per sempre. Gli abitanti della zona hanno deciso di alzare la testa e dire No a tutto questo. “Un corteo per dire no agli slogan perché non ci servono e perché non permetteranno ai boschi di rinascere. – si legge nella nota degli organizzatori – Un corteo di volontà popolare, perché dobbiamo essere noi a riappropriarci del nostro futuro. Un corteo senza inviti, perche’ non è una festa! Ognuno di noi ha il dovere di esserci al di là dei ruoli che ricopre“.