Dopo Federica Argentati all’Agricoltura e Giampiero Trizzino all’Ambiente, Cancelleri presenta tra gli assessori Angelo Cambiano, il sindaco “antiabusivi”, sfiduciato a Licata.
Prende forma così la squadra del candidato dei 5stelle a Palazzo d’Orleans. Con loro il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, ancora in Sicilia a supporto della campagna elettorale del movimento.
“Un altro passo che stiamo compiendo verso il 5 di novembre. – ha detto Cancelleri – Sono molto contento perché Cambiano è una persona molto determinata che non si fa abbattere dalle difficoltà. Aggiungiamo un altro tassello con una squadra sempre più ricca di competenze verso una Sicilia che può cambiare. Avevamo lungamente parlato, all’epoca dei fatti, di quello che stava succedendo nel suo Comune. Era solo un incontro, ma dal confronto è arrivata la crescita del rapporto”.
Il sindaco dei sindaci, l’ambasciatore degli enti locali: questo il ruolo immaginato per Cambiano, come spiega Cancelleri: “So che accanto ho una persona che riesce ad avere a cuore i problemi. Li conosce e conosce la strada per le soluzioni. Prima era dall’altra parte della barricata. Adesso lo schema si ribalta. Quando gli chiedo di fare l’assessore, comincia a trasferirmi la sua voglia di partecipare”.
Poi precisa: “Non so se è avvenuto uno scippo ai danni di qualcuno e non mi interessa neanche. Forse siamo più convicenti di altri. Noi riusciamo a dialogare con gli altri, a confrontarci e a crescere. Non siamo quelli che difendono un’idea a spada tratta. Quando mi trovo di fronte chi ha un’idea migliore della mia, mollo le mie convinzioni e accolgo chi la pensa diversamente da me”.
Cambiano invece ha così esordito: “Ringrazio Cancelleri e Di Maio per la fiducia e la responsabilità che mi viene potenzialmente affidata. Si tratta di un compito arduo, difficile ed entusiasmante al tempo stesso. La gente è disaffezionata a causa delle promesse elettorali che non si traducono in fatti concreti. Siamo stanchi di vedere partire i coetanei che non fanno più ritorno nella nostra terra. Non mi voglio rassegnare alla mala politica. Non posso non pensare alla mia esperienza da sindaco. Gli amministratori molto spesso non hanno gli strumenti per dare risposte al territorio. Da sindaco ho avuto la sensazione dell’isolamento”.
Gli enti locali e i precari una storia senza fine, spiega Cambiano : “A Licata ce ne sono 160, in Sicilia sono 18mila. Senza cui i Comuni non svolgerebbero i servizi essenziali. In queste condizioni da 25 anni. Io posso promettere l’impegno, esternare idea e soluzione con un’interlocuzione seria e determinata con il governo nazionale. Faremo in modo di supportare gli enti locali. La gente chiede le cose normali ad un sindaco. Non avere rifiuti tra le strade, la lampadina da cambiare. La Regione impone gli obiettivi, ma i sindaci non hanno gli strumenti. Abbiamo società in liquidazione da anni. La gente vuole territori decorosi. Dai il tuo contributo o non hai il diritto a lamentarti. A Delrio ho detto che questa gente non ha bisogno di eroi, ma di persone che si mettono al servizio della comunità”.
Cambiano approfondisce poi le questioni che riguardano gli enti locali in Sicilia: “C’è una mancata certezza dei trasferimenti della Regione. Senza certezza nelle entrate non si può nè pianificare nè programmare. Occorre invertire la rotta e navigare nella direzione corretta. I dipendenti regionali sono una gararanzia. Un concetto deve essere chairo. Si devono mettere i lavoratori nelle condizioni di fare ciò che si sa. Si governa nell’interesse dei territori e delel comunità. Sin da ora lanncio un appello a sindci e amministartori locali vi vorrei ascolatre la mia è stata un’esperienza difficile ma non credo si debba avere la presunzione di sapere tutto. Con umiltà ascolterò i problemi di tutti di chi vive in trincea e degli altri. Faremo della diversità e della capacità di ascolto una risorsa”
Breve e sintetico l’intervento di Di Maio: “Benvenuto a bordo a Cambiano . Queste designzioni sono le migliori energie della nostra terra. Presentare una squadra prima delle elezioni significa non dovere rispondere alle logiche da capibastone. Questo è quello, mi pare, che abbiamo fatto. I sindaci non se la passano bene. Gli enti locali sono stati utilizzati come il bancomat, specie negli ultimi 5 anni. A loro dico lavoriamo insieme al bilancio e rimettiamo in piedi i loro servizi” .
E poi ha aggiunto: “Vogliamo metter al centro i servizi alla persona. I sindaci hanno le responsabilità senza le risorse. Se esiste l’abusivismo di necessità non deve esistere l’interpretazione dell’abusivismo di necessità”.
Cambiano, rispondendo ai giornalisti sulle ragioni che lo hanno a scegliere il movimento di Grillo ha detto: “Sarebbe stato per me imbarazzante stare a fianco di chi mi ha sfiduciato. Oltre all’entusiasmo ci sono i contenuti e la competenza”.
Per Cancelleri infine: “Il piano casa con l’interlocuzione degli IACP deve prevedere una risposta seria all’emergenza abitativa e in 10 anni usciamo fuori dall’abusivismo edilizio. Noi ci siamo presi le critiche, ma anche i plausi di chi l’ha ritenuta una buona idea. Vorrei capire cosa pensano con chiarezza di questo Musumeci e e Micari. Quando gliela fate questa domanda? “
Chiude Di Maio : “A noi non serve l’effetto carro sul vincitore. Abbiamo la credibilità per proporci alla gente. Non ci interessano i sondaggi quando vanno bene per noi e neanche in casi diversi da questo”