La commissione parlamentare Antimafia è pronta per la prossima settimana a una visita in Sicilia. Ad annunciarlo lo stesso presidente Bindi. Scopo dell’incontro la verifica delle candidature delle prossime regionali in Sicilia.
Non una lente di ingrandimento evidentemente su tutto, ma un focus specifico su quei casi ( almeno una ventina) che potrebbero essere oggetto di un particolare approfondimento.
Nelle scorse settimane era stato Giancarlo Cancelleri, candidato 5stelle alla presidenza della Regione, a chiedere a gran voce l’intervento della commissione. Anche lo stesso presidente dell’Ars Ardizzone aveva fatto richieste analoghe. Si tratta in ogni caso di una verifica che la commissione ha già adottato in casi analoghi in altre regioni d’Italia, sulla base del codice detico del 2014.
L’esigenza di ‘liste pulite’ in queste settimane è stata ribadita in un”refrain” quasi scontato da molti candidati e da tutti i partiti. Una corsa pe la verità a sbirciare nelle liste degli altri più che a partire dalla considerazione della propria.
Questa in molti casi è la situazione a cui hanno assistito negli ultimi tempi i siciliani.
Adesso il ruolo della commissione apre uno scenario di verifica, che si auspica, venga completato nei tempi più brevi e utili possibili.
Intanto si è scoperto ieri che nel modulo di presentazione di candidature, predisposto dalla Regione,
mancano i riferimenti alle legge Severino sulla incandidabilità. Una dimenticanza che potrebbe esseer sanata con una una dichiarazione integrativa supplementare, resa, per quei casi di reati contro la pubblica amministrazione, istigazione alla corruzione, abuso d ’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, traffico illecito di influenze.