Condividi

Area metropolitana dello Stretto: la leadership rischia di essere a Reggio Calabria

lunedì 23 Ottobre 2017

Bellissima prospettiva, la conurbazione funzionale delle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria: 150 comuni, un milione di abitanti. Ma senza un collegamento stabile tra i due territori, è inutile prenderci in giro, è poco più di una metafora, del mito dello Scilla e Cariddi.

Certo, vale la pena lo stesso immaginare rapporti, collaborazioni tra le due aree che si affacciano sullo stretto, con la prospettiva di beneficiare delle potenziali opportunità di appartenere alla “rete degli Stretti europei”. Ma in un rapporto politico paritetico.

I rapporti tra le due città sono sempre esistiti, ed hanno visto storicamente una prevalenza socioeconomica della nostra città nei riguardi della cittadina calabrese.
Adesso i rapporti di forza si sono ribaltati. La leadership rischia di essere oltrestretto.
Non si tratta per nulla di campanilismo, il punto è che gli squilibri politici rischiano di causare squilibri nella tutela degli interessi, che possono essere confliggenti o in competizione, tra i due territori.

La riflessione nasce dalla lettura sul quotidiano cittadino del resoconto della riunione del comitato tecnico della conferenza interregionale per l’Area dello Stretto. Di cosa si tratta?
La Conferenza interregionale permanente per l’Area dello Stretto è istituita con la legge 12 del 27 aprile 2015 della Regione Calabria, ha sede a Reggio Calabria ed è presieduta dal presidente della regione Calabria o da un suo delegato, attualmente il consigliere del consiglio regionale della Calabria Domenico Battaglia.

Nel dicembre 2016 l’ufficio di Presidenza della Conferenza, riunitosi in Calabria e costituito dal Presidente il calabrese Domenico Battaglia, dal vicepresidente Giuseppe Neri, consigliere regionale della Calabria, dal segretario, il calabrese Maurizio Priolo, e dall’unico siciliano il presidente dell’ARS Giovanni Ardizzone, ha deliberato la costituzione del comitato tecnico della conferenza interregionale dell’Area dello Stretto.

Lo stesso comitato che, dicevamo, si è riunito in questi giorni a Reggio Calabria, per l’elaborazione di un piano strategico con al centro: 1) Autorità portuale, 2) Zona Economica Speciale, 3) Università, 4) Azienda Sanitaria interregionale, 5) Sviluppo turistico-culturale, 6) Logistica dell’attraversamento dello Stretto.

Un comitato, quindi, la cui legittimazione è prevalentemente calabrese e che non prevede, tra l’altro, la presenza dei portatori di interessi e delle rappresentanze sindacali.
Ma è mai immaginabile che si lasci l’elaborazione di temi di così vitale importanza per il nostro territorio ad un pool di esperti, sicuramente di valore, ma nominati da un organismo che di paritetico non ha nulla, un Ufficio di presidenza a totale trazione calabrese?

In quale posto al mondo si delegherebbe la propria pianificazione strategica ad un ente costituito e controllato totalmente da un’altro territorio?

È giusto progettare il futuro del nostro Stretto con uno spirito di collaborazione con i naturali interlocutori d’oltrestretto, ma mai in posizione di subalternità. Chiamatelo campanilismo se volete, per noi è difesa del territorio.

 

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.