La figlia del boss mafioso di Bagheria, Pino Scaduto, avrebbe avuto una relazione con un maresciallo dei carabinieri e per questo il mafioso avrebbe ordinato al figlio di ucciderla. “Tua sorella si è fatta sbirra”, diceva il boss al figlio. Ma il giovane, 30 anni, temeva di finire in carcere. “Io ho 30 anni e non mi consumo per lui”, diceva ad un amico intercettato dai carabinieri. Nell’operazione ”Nuova alba”, che stamane ha portato all’arresto di 16 persone, sono state ricostruite anche diverse estorsioni ai danni di imprenditori edili tra Bagheria e Altavilla.
Il boss Pino Scaduto aveva deciso: bisognava uccidere la figlia e l’amante, poiché “tutto da lei è partito”, intendendo attribuire alla figlia le responsabilità del suo arresto nell’operazione Perseo (Scaduto è stato poi scarcerato ad aprile scorso). Il particolare emerge dall’inchiesta che questa mattina ha portato in carcere Scaduto e altre 15 presunti appartenenti alla cosca di Bagheria (Pa).
“Questo regalo quando è il momento glielo farò”, scriveva Scaduto in una lettera a una parente nel 2009. La figlia doveva essere eliminata perché aveva iniziato una relazione con un carabiniere.
Secondo gli inquirenti, Scaduto non riuscì però nell’intento perché il figlio – incaricato dell’omicidio – si rifiutò di eseguirlo per timore di incorrere in una lunga e pesante condanna penale: “No… io non lo faccio – dice in un’intercettazione mentre parla con un suo amico – il padre sei tu e lo fai tu…io non faccio niente…eh…mi devo consumare io?…Consumati tu […] io ho trent’anni…non mi consumo”.
A questo punto, Scaduto avrebbe incaricato un’altra persona che però si tirò indietro. “Sono loro nella famiglia – dice la persona che avrebbe ricevuto l’incarico nelle intercettazioni – si ammazzano come i cani, a quel ‘picciutteddu’ lo stanno facendo diventare…che se avete qualcosa da dire, sbrigatevela fra di voi nella famiglia…che minchia ci dite ai cristiani? Sua figlia o ha sbagliato o l’ha indovinata non è sempre sua figlia? Che minchia vuole”.
LE REAZIONI.
“Oggi c’è stato l’arresto di un boss che voleva fare uccidere la propria figlia perché avrebbe avuto una relazione con un maresciallo dei Carabinieri”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, a Catania per un incontro di Ap.
“La mafia – aggiunge – tenta di stravolgere, dunque, il significato profondo di alcune parole per noi sacre, come la famiglia e l’onore, perché – come in questo caso – ha ritenuto disonorevole che un proprio familiare avesse un legame con un rappresentante dello Stato, che rischia la vita ogni giorno per garantire giustizia e legalità. I mafiosi – chiosa Alfano – si definiscono uomini di onore. Ma dove sta la loro onorabilità se arrivano a ordinare persino la morte di un loro figlio?“.