E’ in fin di vita il boss Totò Riina. Il boss corleonese, ricoverato nel Reparto detenuti dell’ospedale di Parma, è in coma da giorni dopo due interventi chirurgici. Proprio oggi compie oggi 87 anni.
Arrestato il 15 gennaio del 1993 dopo 24 anni di latitanza e considerato ancora dagli inquirenti il capo indiscusso di Cosa nostra, Riina sta scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del ’92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del ’93, nel Continente.
Nelle ultime settimane Riina è stato operato due volte. I medici hanno da subito avvertito che difficilmente il boss, le cui condizioni sono da anni compromesse, avrebbe superato gli interventi. Con il parere positivo della Procura nazionale antimafia e dell’Amministrazione penitenziaria, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato il permesso per i figli, che potranno stargli vicino.
Nel luglio scorso il tribunale di sorveglianza di Bologna aveva rigettato la richiesta di differimento della pena per Riina, avanzata dai suoi legali. I giudici hanno ritenuto che il boss fosse curato nel migliore dei modi nell’ospedale emiliano. Riina ha si’ molte malattie, alcune legate all’età, ma – secondo i magistrati – è assistito quotidianamente con “estrema attenzione e rispetto della sua volontà, al pari di qualsiasi altra persona che versi in analoghe condizioni fisiche”. Condizioni che, per il collegio, non riducono il pericolo: Riina è “vigile” e “lucido” e non è cambiato.