Dopo circa 15 anni dalla sua chiusura tornerà presto a brulicare di vita il Mercato Ittico di Bordo Sant’Antonio, lungo l’arco costiero di Porto Grande, grazie ad un progetto di rifunzionalizzazione della struttura, che fa parte di un più ampio piano di riqualificazione della zona costiera portato avanti dall’Amministrazione comunale. L’opera ha ricevuto nell’ottobre scorso un finanziamento di 3 milioni e 265 mila euro da parte della Regione Siciliana, nell’ambito del Programma operativo FEAMP 2014-2020 (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca). Una volta conclusi gli adempimenti burocratici l’avvio dei cantieri è previsto per la prossima primavera.
Si tratta di uno spazio polifunzionale rivolto ai residenti e ai turisti. Il nuovo Mercato, infatti, è concepito come un luogo di valorizzazione non solo economica del pescato. Oltre alla vendita, anche online, sarà animato da una serie diversificata di attività produttive e culturali sui prodotti trasformati, sulla sostenibilità, sulla tradizione marinara e culinaria. Qui si terranno eventi aperti al pubblico, percorsi enogastronomici e di formazione per le scuole. Associato al Mercato Ittico un progetto didattico dedicato agli chef, con la successiva realizzazione di menù tematici attivi tutto l’anno nel rispetto della stagionalità, così da valorizzare anche specie definite povere, oggi poco consumate.
“Un progetto che diventa strategico sul territorio in termini di forte impulso al comparto pesca. ma anche di straordinaria azione di marketing territoriale”, dichiara Silvia Spadaro, assessore alle attività produttive del Comune aretuseo.
Per il direttore del Dipartimento Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, Dario Cartabellotta, “il nuovo Mercato riduce la distanza tra pescatori e consumatori realizzando così la filiera corta, che darà dignità e valore aggiunto ai pescatori spesso costretti a svendere il prodotto. La filiera ittica ha bisogno di mercati veri, trasparenti e gestiti in piena legalità. Quello di Siracusa è un modello vincente che farà da apripista per tutte le altre realtà dell’Isola”.
