Il monito è chiaro e il pronunciamento è inequivocabile. Il Tribunale superiore delle acque pubbliche ha annullato l’ordinanza, a firma del sindaco di Messina, Renato Accorinti, con cui veniva ordinata al Genio Civile l’esecuzione di alcune azioni di bonifica e messa in sicurezza degli alvei dei torrenti di Messina. Deve, dunque, essere la casa municipale messinese a mettere in sicurezza i torrenti e a garantirne la regimentazione idraulica, la pulitura e le varie attività propedeutiche a garantire un corretto assetto ambientale ed idrogeologico delle aree in questione.
Con l’annullamento dell’ordinanza, il compito di pulitura e sistemazione dei torrenti cittadini ritorna, a questo punto, proprio di competenza dell’Amministrazione, con i relativi adempimenti che toccheranno agli uffici di Palazzo Zanca. E la responsabilità non è di poco conto, visti i drammatici accadimenti che in questi anni hanno, purtroppo, interessato Messina.
“Con I’esito della predetta sentenza – scrive l’ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo Santoro – auspichiamo che l’Amministrazione Comunale di Messina interrompa l’attività di ricorsi sistematici contro i provvedimenti di questo Ufficio, avviando una stagione di interventi propositivi di messa in sicurezza del territorio, facendosi carico di azioni e funzioni di propria competenza. Rimango, pertanto, disponibile a operare in sinergia con I’Amministrazione Accorinti nella valutazione e ottimizzazione di strategie urbanistiche, progetti esecutivi e azioni operative che vorranno essere adottate al fine di ridurre il rischio idraulico a cui sono sottoposte diverse porzioni del tessuto urbano e dei villaggi“. “La popolazione – prosegue il capo del Genio Civile – continua a utilizzare come strade comunali, alvei fluviali, a causa della presenza di varchi nei muri d’argine, strade comunali asfaltate, impianti di illuminazione, cassonetti Rsu, condotte fognarie ed idriche”.