PALERMO. Anche quest’anno l’osservatorio di Federconsumatori Palermo ha effettuato una serie di interviste tra le famiglie palermitane per delineare l’andamento dei consumi per le imminenti feste natalizie. È emerso che oltre metà della prossima tredicesima sarà sacrificata, anche quest’anno, per pagare le scadenze fiscali di fine anno, bollo auto e assicurazione, rata mutui, copertura dei debiti contratti nel 2017.
“La proiezione evidenzia che il 57,8% della tredicesima si volatilizzerà per i pagamenti di fine anno – conferma Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo – . Soltanto il 42,2% resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati, da utilizzare per il cenone, piccoli regali, un nuovo elettrodomestico. Ben poca cosa, che non potrà certo rilanciare in maniera consistente i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni delle famiglie sull’incertezza del futuro”.
Il 19,4% degli intervistati, percentuale leggermente inferiore al 21,5% del 2016, utilizzerà la tredicesima per pagare i debiti contratti durante il 2016 con banche, finanziarie, parenti e amici. Insomma per sopravvivere, dato che stipendi e/o pensioni non sono bastati per far quadrare i bilanci familiari. Il potere di acquisto delle famiglie, dal 2008 a oggi, si è ridotto di circa il -16%.
La crisi del potere di acquisto delle famiglie ha inciso nel quadriennio 2013-2016 sulla voce regali di Natale, facendo registrare una contrazione del -18,60%. Un trend negativo che ha iniziato a invertirsi già nel 2016. Quest’anno si prevede un +2.1%. Il 68% degli intervistati ha dichiarato che comprerà dei regali per Natale. Sia chiaro, pensierini. Nel complesso, ogni famiglia di Palermo spenderà per i regali di Natale mediamente 128 euro, movimentando 22,8 milioni di euro, mentre nell’intera provincia il giro di d’affari sarà di 43 milioni.
Sarà ancora un Natale in sordina sul fronte dei consumi. La faranno da padrone gli acquisti per addobbi natalizi, per il cenone e, in particolar modo la voce abbigliamento. In lieve leggera ripresa il settore elettrodomestici. Stabili editoria e elettronica di consumo, supportati dal bonus ai diciottenni e dalla card agli insegnanti,
“La attuale proiezione delinea, in linea generale, una situazione simile allo scorso anno, con spiragli nella ripresa dei consumi – continua Vizzini – ma non si è ancora attenuata l’onda lunga della recessione, per parlare di una vera inversione di tendenza. Sono necessari interventi rapidi e concreti per il rilancio dell’occupazione, soprattutto quella giovanile, con provvedimenti che superino la logica dei bonus e operando un taglio delle tasse sul lavoro. Inoltre, chiediamo un capillare monitoraggio di prezzi e tariffe per evitare che, come spesso accade, si verifichino aumenti del tutto ingiustificati”.