Dopo il calo di un punto percentuale nei giorni scorsi, è ferma al 12%, nelle ultime 24 ore in Italia, la percentuale di posti letto nei reparti di ‘area non critica’ occupati da pazienti con Covid-19 (un anno fa era al 20%). Solo tre regioni superano la soglia del 20%: Umbria (31%), Basilicata (22%) e Abruzzo (21%). E’ ferma al 4% anche l’occupazione delle terapie intensive (un anno fa era 20%) e nessuna regione supera la soglia del 10%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 16 maggio 2022, pubblicati oggi.
Le 11 regioni che vedono un calo dell’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica o ‘non critica’ da parte di pazienti con Covid-19 sono Lombardia (8%) e Umbria (31%). Cresce, invece, in 5 regioni e province autonome: Abruzzo (21%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (13%), Liguria (14%), Pa Trento (10%). E’ stabile in 14: Basilicata (22%), Calabria (19%), Campania (14%), Emilia Romagna (13%), Marche (12%), Molise (13%), Pa Bolzano (8%), Piemonte (8%), Puglia (16%), Sardegna (15%), Sicilia (18%), Toscana (8%), Valle d’Aosta (16%) e Veneto (7%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero cala in 3 regioni: Calabria (al 6%), Friuli Venezia Giulia (2%),Toscana (3%). Cresce in 4: Abruzzo (al 6%), Emilia Romagna (4%), Piemonte (4%), Sardegna (6%).
La percentuale e’ stabile in 13 regioni e province autonome: Basilicata (3%), Campania (6%), Lazio (5%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Marche (1%), Molise (8%), Pa Trento (3%), Puglia (5%), Sicilia (5%), Umbria (6%), Valle d’Aosta (3%) e Veneto (2%). In Pa Bolzano (0%) la variazione non è disponibile.