I risultati delle ricerche condotte nel territorio di Calascibetta (EN) durante l’estate del 2021 nell’ambito del progetto “La civiltà tra i due fiumi. Forme di vita e religiosità tra le valli del Morello e dell’Imera meridionale, dalle facies preistoriche alle bizantine memorie” verranno illustrati venerdì 24 giugno alle 17, nel corso di un convegno di studi che si svolgerà a Calascibetta (Enna), presso l’Auditorium comunale Contoli-Di Dio in via Dante.
“La campagna di scavi attivata lo scorso anno con la collaborazione del Pontificio Istituto Orientale di Roma, ha individuato resti archeologici che aggiungono nuovi elementi al quadro topografico tracciato da Luigi Bernabò Brea e da Rosa Maria Albanese Procelli, restituendo grande interesse a tutta l’area che gravita intorno alla città di Calascibetta. Questo governo regionale – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – sta investendo molte risorse nella valorizzazione delle aree centrali della Sicilia, consapevole che ancora moltissime sono le informazioni che il territorio può restituirci per una lettura più puntuale della storia della Sicilia, soprattutto legata alle fasi più antiche”.
Le ricerche sono state realizzate grazie alla convenzione stipulata tra il Parco archeologico regionale di Morgantina e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, diretto dall’arch. Liborio Calascibetta e il Pontificio Istituto Orientale di Roma, sotto la direzione scientifica Prof. Elie Essa Kas Hanna, del dott. Rosario P.A. Patané e con l’ausilio dell’archeologa Antonina Arena.
L’incontro di studio, che si svolgerà alla presenza dell’assessore Samonà, con il contributo scientifico del Prof. Elie Essa Kas Hanna e della Prof.ssa Lucia Arcifa dell’Università degli Studi di Catania, sarà un prezioso momento di riflessione per fare il punto sull’immenso patrimonio archeologico rupestre presente nel territorio di Calascibetta, ancora oggi poco indagato sistematicamente.
Valle Coniglio, Quattrocchi, Malpasso, Realmese, Buonriposo, Canalotto, Calcarella, Casa Maestro sono, infatti, solo alcune delle contrade che testimoniano la presenza di significative aree archeologiche che meritano maggiori approfondimenti investigativi.
Inoltre, con il contributo della dott.ssa Arena verranno letti per la prima volta i dati inediti relativi al sito fortificato su cozzo S. Giuseppe e su alcune grotte riutilizzate, pertinenti alla cosiddetta necropoli di contrada Realmese.
La seconda campagna di ricognizione è prevista nel corso di quest’estate.