L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha finalmente approvato il disegno di legge sul “Rinvio delle elezioni degli organi degli enti locali e degli enti di area vasta per l’anno 2021″. A rappresentare il governo Musumeci in aula l‘assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto.
“Superata l’emergenza pandemica, fondamentale che si ritorni a votare , è un passo importante per tutte le comunità, per il rinnovo dei comuni. E’ certamente un fatto di democrazia significativo, una garanzia, un ritorno per i comuni coinvolti alla vita democratica nella piena normalità”, ha commentato l’assessore Zambuto.
La legge che regolasse il rinvio delle elezioni amministrative nei 42 comuni siciliani era attesa da tempo. Tempismo e date certe sono considerati necessari, non solo per programmare le stesse elezioni e, di conseguenza, per rinnovare le amministrazioni locali interessate, ma anche per garantire il diritto di voto dei cittadini.
I fatti straordinari come l’emergenza epidemiologica da Covid 19 hanno fatto slittare le elezioni in quei comuni dell’Isola che sarebbero dovuti andare al voto in primavera. Le consultazioni si terranno in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre del 2021. Slitta il voto anche in quei Comuni sciolti per mafia.
Si voterà ad Alia, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Terrasini, Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle, San Cataldo, Vallelunga Pratameno, Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Ramacca, Calascibetta, Antillo, Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini, Sortino, Alcamo e Calatafimi Segesta, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta. Alle urne anche cinque comuni sciolti per mafia: San Biagio Platani, Vittoria, Torretta, Misterbianco e Mezzojuso.
E non solo, rinviate le consultazioni di secondo livello nei Liberi Consorzi: è previsto, infatti, che quest’ultime si tengano entro sessanta giorni dalla proclamazione degli eletti nella tornata delle Comunali.
Tuttavia, Sala d’Ercole non ha risparmiato le critiche, a sobbalzare il Partito democratico autore del disegno di legge di partenza: “Siamo all’8 giugno, e l’approvazione del rinvio doveva arrivare in aula almeno 40 giorni fa. Siamo in forte ritardo”, così ribatte il deputato e segretario regionale dem Anthony Barbagallo.
In ritardo anche con la votazione finale dei ddl sul “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio”.