“Non siamo assolutamente soddisfatti sulla questione di AstraZeneca. Abbiamo sempre evitato il dissenso rispetto alla posizione del Governo e del generale Figliuolo con cui collaboriamo, ma lasciare la libertà di decidere per la seconda dose quando una delle due ipotesi è AstraZeneca non aiuta certo a scegliere”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Tagadà su La7 in relazione alla possibilità di somministrare una seconda dose AstraZeneca agli under-60 previo consenso informato: “I più diffidenti avrebbero bisogno di una sola notizia chiara sulla quale allineare le posizioni – ha aggiunto il governatore siciliano – Avremmo preferito una risposta meno dubitativa, più secca, un’indicazione chiara e unica da Roma su come comportarci”.
“Se col senno di poi non avremmo dovuto fare gli Open Day? No, nessun dubbio a posteriori e lo dico con serenità. Eravamo tra i primi in Italia per la vaccinazione, poi con i casi di mortalità di AstraZeneca è cominciata la fase calante e avevamo a quel punto il dovere di inventarci qualsiasi iniziativa per arrivare ai cittadini che non venivano da noi”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Tagadà su La7 commentando i numeri sulla vaccinazione anti-Covid nell’isola.
“Le abbiamo sperimentate tutte, siamo stati autorizzati per le età inferiori a 60 anni, per i comuni montani e le isole minori – ha sottolineato il governatore – Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Abbiamo predisposto campagne di vaccinazione di prossimità nei comuni con un tasso alto di diffidenti. Dal 15 luglio saranno coinvolte anche le farmacie. Nelle ultime due settimane abbiamo quasi sempre superato il target dato da Roma”, conclude Musumeci.