Nell’arco di 24 ore, in Italia, è stabile al 4% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid e tutte le regioni sono sotto il 10%. E’ stabile al 17% anche la percentuale di posti nei reparti di area non critica occupata per Covid, ma restano 8 le regioni in cui il valore supera il 20%: Umbria (42%), Valle d’Aosta (42%), Calabria (33%), Basilicata (28%), Sicilia (28%), Liguria (28%), Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (21%).
Questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 24 luglio. La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cresce in 5 regioni: Basilicata (28%), Friuli Venezia Giulia (23%), Liguria (28%), Pa Trento (18%). Cala in 4: Molise (10%), Sardegna (11%), Umbria (42%) e Valle d’Aosta (42%). La percentuale è stabile in 12 regioni: Abruzzo (al 19%), Calabria (32%), Campania (18%), Emilia Romagna (19%), Lazio (17%), Lombardia (14%), Marche (21%), Pa Bolzano (19%), Piemonte (9%), Puglia (17%), Sicilia (28%), Toscana (14%) e Veneto (13%).
L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 4 regioni: Abruzzo (al 5%), Calabria (8%), Friuli Venezia Giulia (4%), Toscana (5%). Cala in 2: Campania (5%) ed Emilia Romagna (5%).
E’ stabile in 13 regioni o province autonome: Basilicata (1%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (3%), Marche (3%), Pa Bolzano (4%), Pa Trento (3%), Piemonte (3%), Puglia (4%), Sardegna (6%), Sicilia (6%), Umbria (5%), Veneto (3%). In Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%), la variazione non è disponibile.