A sorpresa, dopo aver condotto normalmente in Piazza San Pietro l’Angelus domenicale, e com’è nel suo stile manifestando l’intenzione di non suscitare troppo clamore, Papa Francesco è stato ricoverato nel primo pomeriggio al Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico programmato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon, in modo specifico “del sigma”.
Non un intervento particolarmente problematico, se non, comunque, per le cautele legate all’età del paziente, 84 anni. E il Papa “ha reagito bene“, ha fatto sapere in tarda serata il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni. “Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal prof. Sergio Alfieri, con l’assistenza del prof. Luigi Sofo, del dott. Antonio Tortorelli e della dott.ssa Roberta Menghi – ha dichiarato il portavoce vaticano -. L’anestesia e’ stata condotta dal prof. Massimo Antonelli, dalla prof.ssa Liliana Sollazzi e dai dott.ri Roberto De Cicco e Maurizio Soave.
Erano altresì presenti in sala operatoria il prof. Giovanni Battista Doglietto ed il prof. Roberto Bernabei”. E’ il primo ricovero ospedaliero di Jorge Mario Bergoglio da Papa, ora degente per almeno cinque giorni al decimo piano del Policlinico universitario, negli stessi locali che ospitarono i sette ricoveri di Giovanni Paolo II e per questo ribattezzati “il terzo Vaticano”. Ed è anche la prima operazione chirurgica dopo quella subita a 21 anni a Buenos Aires per l’asportazione di un lobo del polmone destro, a parte quella in gran segreto di un paio d’anni fa, alla Clinica Pio XI di Roma, per una cataratta. Francesco ha voluto aspettare l’inizio di luglio, mese in cui come ogni anno riduce gli impegni e interrompe le udienze, per affrontare questo suo nuovo problema di salute, di cui finora in pochi erano al corrente. A quanto si è potuto apprendere,è stato il suo nuovo medico personale, Roberto Bernabei, noto nome della Gerontologia italiana e ordinario di Medicina Interna e Geriatria proprio alla Cattolica, a focalizzare subito dopo la sua nomina, alla fine dello scorso febbraio, che il Papa aveva problemi al colon. Si e’ arrivati cosi’, passati alcuni mesi, alla decisione di programmare per oggi l’intervento chirurgico. A posteriori, si comprende anche come mai il Papa, all’Angelus di domenica scorsa, avesse piu’ che in altre occasioni chiesto per sè le preghiere dei fedeli.
“In prossimità della festa dei Santi Pietro e Paolo, vi chiedo di pregare per il Papa. Pregate in modo speciale: il Papa ha bisogno delle vostre preghiere! Grazie. So che lo farete”, aveva detto. Oggi il Pontefice e’ arrivato intorno alle 13.00 al Policlinico universitario come sempre in forma “anonima”, con la piccola berlina e un seguito ridotto al minimo, non piu’ di due persone. Che tutto avvenisse piu’ o meno senza preavviso e’ testimoniato dal fatto che personale della sicurezza e’ stato richiamato all’ultimo momento dalla ferie per presidiare la degenza del Papa, che dovrebbe durare alcuni giorni. A Francesco sono subito arrivati gli auguri del presidente Sergio Mattarella: “Santita’, atterrato a Parigi per la visita di Stato che mi accingo a iniziare nella vicina e amica Francia, ho appreso del suo ricovero al Policlinico Gemelli – e’ il suo messaggio -. L’affettuoso pensiero degli italiani tutti, di cui mi faccio interprete unendovi il mio personale, accompagna in queste ore vostra santita’, unitamente ai piu’ cordiali auguri di buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione”. E su come lo stesso Bergoglio affronti questa nuova incombenza, molto dice lo spirito disinvolto, confidenziale con i fedeli, bonario e sorridente, con cui si e’ rivolto alla piazza nell’Angelus di oggi. Tra l’altro, annunciando che dal 12 al 15 settembre prossimo, “a Dio piacendo”, si rechera’ in visita pastorale in Slovacchia. La mattina del 12 settembre fara’ pero’ prima una tappa a Budapest, dove concelebrera’ la messa del Congresso eucaristico internazionale. In Slovacchia, ha fatto sapere la Sala stampa, visitera’ le citta’ di Bratislava, Presov, Kosice e Sastin. “Ringrazio di cuore quanti stanno preparando questo viaggio e prego per loro – ha aggiunto il Pontefice -. Preghiamo tutti per questo viaggio e per le persone che stanno lavorando per organizzarlo”. Francesco ha quindi salutato “con affetto” i fedeli in piazza, “specialmente gli slovacchi”.