“In Sicilia siamo di fronte al disastro rifiuti. Il Presidente Schifani dia risposte immediate su come intende gestire l’emergenza. Ci aspettiamo entro una settimana una chiara presa di posizione. Sappia che siamo pronti a portare i rifiuti direttamente a Palazzo d’Orléans. Il 15 novembre il “munnizza day“.
Il leader di “Sicilia Vera-Sud chiama Nord” Cateno De Luca nel corso di una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni ha affrontato il tema legato all’emergenza rifiuti in Sicilia analizzando dati e ricostruendo anche responsabilità dell’attuale situazione da ricercare principalmente nella gestione del Governo Musumeci.
Nel ripercorrere le tappe sulla gestione dei rifiuti De Luca ricorda le diverse posizioni espresse da Musumeci dal 2018, quando fu nominato commissario per l’emergenza rifiuti, al 2022, passando da “mai termovalorizzatori” a “stiamo risolvendo”, “mai rifiuti all’estero” fino alla realtà dei fatti. I rifiuti siciliani vengono “esportati” per lo smaltimento in giro per l’Europa. E Musumeci sui termovalorizzatori ha cambiato idea.
“Già a maggio del 2021- spiega De Luca– avevamo messo in guardia i sindaci su ciò che si sarebbe verificato presentando un esposto nel quale mettevamo in evidenza le strane connivenze tra il Governo Musumeci e il sistema di gestione dei rifiuti. Da parte di Musumeci non c’è stato volutamente il finanziamento di un’infrastruttura perché aveva interessi che i rifiuti andassero a finire fuori dalla Sicilia”.
Oggi De Luca chiede al presidente della Regione Renato Schifani dove sono finiti i 45 milioni per i Comuni destinati sulla carta per evitare l’aumento della Tari deliberati dalla giunta Musumeci a marzo del 2021. “Vogliamo saperlo immediatamente: i soldi ci sono o no? Oppure è una delle tante delibere farlocche?I Comuni non sanno come chiudere i bilanci di quest’anno e programmare quelli del 2023. Ci sono emergenze che non possono aspettare i riti della politica, cioè che si formi un governo con una procedura balorda che ha stabilito che la giunta entra in carica solo dopo avere prestato giuramento davanti al Parlamento. Serve agire subito.”
Nel corso della conferenza stampa il neo deputato regionale Giuseppe Lombardo ha parlato dell’esperienza Messina da presidente della Messina Servizi, evidenziando l’ottimo risultato raggiunto dalla città dello Stretto.
“ Nel 2018 quando ci siamo insediati- ha spiegato Lombardo– la raccolta differenziata era ferma al 14%. Oggi siamo riusciti attraverso la buona amministrazione ad arrivare ad una proiezione del 60%. Questo dimostra che contrariamente a quanto affermato anche dal presidente Musumeci in più di un’occasione, non esiste una questione culturale. Tutto dipende dalla capacità gestionale/amministrativa.”
Dati alla mano e con l’ausilio dei grafici l’esperto Salvo Puccio ha illustrato i numeri relativi alla raccolta, conferimento e smaltimento dei rifiuti partendo dal caso Messina a dimostrazione che la strategia gestionale attuata ha realmente portato ad una riduzione dei costi.
“ Nel 2018- ha spiegato Puccio- Musumeci garantiva il superamento dell’emergenza spazzatura in sei mesi grazie all’approvazione del piano rifiuti e il no ai termovalorizzatori annunciati dal governo nazionale salvo poi cambiare idea nel 2022. Il risultato oggi è che i nostri rifiuti finiscono all’estero in Olanda e in altri Paesi, con un aumento del 400%. E l’azione meritoria messa in atto dalla città di Messina è vanificata dall’aumento sproporzionato dei costi dello smaltimento della frazione indifferenziata.”
“Così come siamo abituati a fare-ha affermato il deputato Danilo Lo Giudice, portiamo avanti la nostra azione denunciando quanto non va. Oggi la campagna elettorale è finita, oggi è il momento di dare risposte.”
“Dal Presidente Schifani-ha concluso Cateno De Luca- ci aspettiamo un’immediata presa di posizione. L’iniziativa munnizza day non è solo una provocazione. Siamo pronti ad azioni eclatanti.”