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le priorità energetiche dei cittadini

Bei, indagine annuale sul clima: il 32% degli italiani disposto ad abbassare il riscaldamento

domenica 30 Ottobre 2022

Per ridurre il consumo energetico la priorità degli italiani è quella di indicizzare i prezzi dell’energia secondo il livello dei consumi per famiglia (71%). Sono favorevoli anche a tassare pesantemente le fonti di consumo energetico altamente inquinanti come i veicoli Suv e il trasporto aereo (66%).

E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto annuale sul clima realizzata dalla Bei (Banca europea per gli investimenti), il braccio finanziario dell’Unione europea e uno dei maggiori finanziatori multilaterali mondiali di progetti in campo climatico, che nella presentazione del report afferma che “Dopo un anno impegnativo nel quale l’invasione russa dell’Ucraina ha innescato una crisi energetica ancora in atto e peggiorato la spirale inflazionistica in tutta Europa, a cui si sono aggiunte le ondate di caldo record e le siccità estive, gli italiani hanno acquisito una più viva consapevolezza dell’impatto dei cambiamenti climatici e dell’urgenza di agire per contrastarli”.

Se si dovesse abbassare la temperatura interna di casa nei prossimi mesi invernali, – spiega ancora la Bei – il 32% degli intervistati accetterebbe di ridurla a 19ºC, (percentuale inferiore di 15 punti rispetto a quella francese, ma superiore di 5 punti rispetto a quella tedesca, secondo cui il 47% dei francesi e il 27% dei tedeschi accetterebbero di farlo).

Allo stesso tempo, tuttavia, il 25% degli italiani afferma di non potersi permettere di riscaldare la propria casa in modo adeguato. Tre quarti degli italiani (77%) affermano che la guerra in Ucraina e le sue conseguenze sul prezzo dell’energia, petrolio e gas dovrebbero contribuire a stimolare in modo più deciso la transizione verde (+11 punti rispetto al 66% della media europea).

Alla domanda di elencare le priorità energetiche in ordine di importanza, gli italiani hanno risposto di aspettarsi che il governo dia priorità allo sviluppo delle energie rinnovabili (55%) prima di concentrarsi sulla diversificazione degli approvvigionamenti energetici per evitare l’eccessiva dipendenza da un singolo fornitore (29%). 

La vicepresidente della BEI Gelsomina Vigliotti conclude: “I risultati dell’Indagine della BEI sul clima indicano che gli italiani sanno che solo accelerando la produzione di energia rinnovabile possiamo garantire la nostra autonomia strategica, combattendo allo stesso tempo la crisi climatica. La BEI, in quanto banca dell’Ue per il clima, è pronta a utilizzare l’intero spettro di strumenti finanziari e di advisory a sua disposizione per sostenere la transizione ecologica in Italia”.

 

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