In seguito alla proposta di riforma del settore forestale, presentata dal Governo regionale, le Segreterie Provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno espresso forte preoccupazione e contrarietà per il testo approvato dalla giunta.
“Dopo più di due anni di confronto con le OO.SS. al fine di arrivare ad un testo condiviso, con l’obiettivo di disegnare la forestale del futuro e dare maggiori certezze e dignità ai lavoratori, la Giunta Regionale approva un disegno di Legge che va’ nella direzione opposta, nessun investimento, nessun progetto, nessuna volontà politica di mettere in sicurezza il territorio e salvaguardare l’ambiente, nessun miglioramento per l’occupazione“. Ha dichiarato Giuseppe Di Franco, segretario provinciale Flai Cgil Agrigento.
“Siamo in presenza di una stagione estiva caldissima, e come Provincia stiamo pagando un prezzo carissimo per la mancata prevenzione nei boschi, o meglio, sui ritardi nell’avvio della campagna di pulizia dei viali parafuoco a causa della mancanza di risorse certe all’interno della Finanziaria, argomento denunciato in occasione dei presidi del 26 e 27 aprile presso gli uffici territoriali e le prefetture“.
“Quasi giornalmente – continua – assistiamo ad incendi che purtroppo si propagano per la mancata pulizia dei viali parafuoco all’interno delle aree boschive di Siculiana, Montallegro, Caltabellotta per infine citare il disastro avvenuto a Cianciana dove lo storico bosco di “Monte Cavallo” è andato distrutto, circa 800 ettaridi superficie boscata!”
“Di fronte a questa devastazione che ogni anno continua a colpire la nostra Regione, c’è da trovare quali e di chi siano le responsabilità, ma siamo fermamente convinti che l’unica arma per combatterla è quella di mettere come prioritaria la difesa e la cura dell’ambiente e del territorio, in quanto ad oggi c’è stata una gestione della forestale condotta in assenza di obiettivi e di programmazione, episodica ed emergenziale, legata a dare una risposta occupazionale e disallineata alle reali esigenze colturali del bosco!”
Assistiamo, invece, – conclude – ad un Governo Regionale che con poche righe mette in campo un idea di Riforma che non va’ assolutamente in questa direzione:
1) Blocco del turn-over, ossia l’unica possibilità ad oggi per un lavoratore di migliorare la propria posizione lavorativa; con il blocco del turn-over, tra l’altro, si estinguerà il contingente degli operai a tempo indeterminato.
2) Poca chiarezza sul “piano dei fabbisogni lavorativi annuale” che viene legato all’elaborazione dei contingenti dei lavoratori!
3) Nessuna prospettiva futura per un ricambio generazionale, il che fa’ presupporre che la forestale pubblica va verso la sua morte naturale vista l’età media dei lavoratori.
4) Nessuna certezza né sulle risorse a disposizione, né sui tempi necessari per traguardare l’ipotesi del Governo di due fasce di lavoratori a 120 e 180 giornate”.