La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla possibile presenza di scafisti su nave Humanity 1. Le indagini della squadra mobile mirano ad individuare eventuali componenti dell’equipaggio delle due barche soccorse dalla Ong nel Mediterraneo.
Continuano nel porto di Catania le proteste di attivisti contro il decreto sull’immigrazione. Davanti al cancello dell’accesso al molo 25 ci sono decine di persone che lanciano slogan come “liberateli tutti, liberatele tutte” e espongono uno striscione rosso con la scritta bianca #portiaperti.
La Geo Barents intanto è giunta nel porto di Catania, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, con a bordo 572 naufraghi.
La nave, come riferito dalla ong, ha ricevuto l’autorizzazione dalle autorità italiane affinché vengano valutati i casi di vulnerabilità a bordo. Si tratta della seconda nave presente dopo la Humanity 1, con a bordo 179 migranti, di cui 144 sbarcati a seguito dell’ispezione a bordo. L’approdo è previsto in un altro molo rispetto a quello di Levante dove ancora si trova nave Humanity 1.
Le donne e bimbi accompagnati dalle madri sono tra i primi ad essere sbarcati dalla Geo Barents. Sulla a nave gli ispettori stanno valutando i casi di vulnerabilità. Ad essere sbarcata oltre a un’intera famiglia, ci sono tre donne incinte, 50 minorenni non accompagnati e altri dieci minorenni assieme alle loro famiglie.
L’ultimo aggiornamento del Viminale delle 18:45 circa comunica che alla nave Geo Barents sono al momento scesi 56 migranti minori non accompagnati, 3 donne e 41 componenti dei nuclei familiari.
“Sono scesi complessivamente 144 migranti, di cui 102 minori: cento non accompagnati. L’unico nucleo familiare è composto da due minori e uno zio. Tutti i migranti scesi dalla nave, dopo le operazioni di prima assistenza e identificazione sono stati trasferiti nei centri di accoglienza. I 35 migranti rimasti a bordo della nave hanno ricevuto pasti caldi” fa sapere sempre il Viminale nella sua nota.