Anche quest’anno le città italiane si illuminano di viola per accendere i riflettori su un “killer silenzioso”: il cancro al pancreas.
Difatti, questa neoplasia ha numeri sempre più in crescita: i nuovi casi in Italia sono passati da 12.500 nel 2015 a 14.300 nel 2020, per lo più uomini tra i 65 e i 69 anni e donne tra i 75 e i 79.
Nella serata di Giovedì 17 novembre, Giornata Mondiale per la lotta al Tumore al Pancreas, diverse città italiane vedranno illuminati di viola palazzi, monumenti, edifici, piazze e luoghi simbolici e rappresentativi al fine creare consapevolezza sulle neoplasie pancreatiche e richiedere alle istituzioni di impegnarsi a promuovere informazioni e campagne di prevenzione.
Tra queste città non poteva mancare il Comune di Palermo che punterà i riflettori viola sul Teatro Massimo, il Comune di Monreale e il Comune di Ciminna.
Promossa dall’Associazione Nastro Viola Onlus, con la collaborazione della “World pancreatic cancer coalition” la campagna “Facciamo luce sul tumore al pancreas” ispirata alla “Light it Purple” è arrivata in Italia nel 2016 e ha riscosso un successo sempre crescente.
Sul territorio l’iniziativa è stata diffusa dall’Unità operativa complessa di Gastroenterologia dell’Arnas Civico, diretta da Roberto Di Mitri, che quotidianamente prende parte alla gestione diagnostica e terapeutica di queste patologie.
La giornata mondiale
La Giornata mondiale sul tumore al pancreas è stata istituita dalla World Pancreatic Cancer Coalition, che coinvolge oltre 95 organizzazioni provenienti da 35 Paesi. Slogan della Giornata Mondiale è “It’s About Time”, è arrivato il momento.
E’ un’occasione fondamentale per diffondere informazioni e chiedere alle Istituzioni maggiori fondi per la ricerca su una neoplasia che si stima colpisca in media ogni giorno 1358 persone in tutto il mondo.
La diagnosi precoce del tumore al pancreas è resa difficile poiché i sintomi maggiormente riconducibili a questa malattia appaiono solo in stato avanzato, ciò si traduce in un frequente ritardo nella diagnosi, che spesso viene formulata solo quando il tumore è già in uno stadio avanzato e si è diffuso in altre parti del corpo.