In Italia al 20 luglio la prevalenza della variante Delta era del 94,8%, in forte aumento rispetto alla indagine del 22 giugno, con valori oscillanti tra e singole regioni tra 80% e100%. Lo rileva l’ultima indagine rapida sulle varianti dell’Iss.
“La prevalenza delle varianti mostra come la delta sia ormai dominate in Italia, la gamma (brasiliana) è invece contenuta ed è in declino la variante alfa”. Lo ha affermato il presidente Iss Silvio Brusaferro riferendosi ai dati dell’ultima indagine rapida condotta da Iss.
“Anche contro la Delta il primo e più importante antidoto è completare il ciclo vaccinale. La vaccinazione riduce in modo significativo il rischio di contrarre infezione, di ospedalizzazione e morte e questo vale per tutte le fasce di età e per tutti i vaccini. Da qui l’importanza di completare il ciclo vaccinale, perchè il ciclo completo è estremamente efficace nel ridurre anche le possibilità di contrarre l’infezione”. Lo ha affermato il presidente Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa. E’ “necessaria la prudenza nei comportamenti”, ha aggiunto.
La Delta è, infatti, caratterizzata, si rileva, da una trasmissibilità dal 40 al 60% più elevata rispetto alla Alfa, ed è associata ad un rischio relativamente più elevato di infezione in non vaccinati o parzialmente vaccinati. Al 20 luglio, la Alfa aveva una prevalenza pari al 3,2% (range 0 e 14,7%), mentre la variante brasiliana è all’1,4% (0-16,7%).