E’ quanto si legge nel manifesto del “Progetto Alveare Pd” promosso da alcuni esponenti dem tra cui Cleo Li Calzi della segreteria regionale, il presidente della commissione regionale di garanzia del partito Filippo Marciante, Marco Guerriero, l’avvocato Gabriella Tutone e Titti Basso.
L’obiettivo è intraprendere un percorso nuovo all’interno del partito, sia in ambito siciliano che nazionale, ascoltando gli iscritti e gli elettori senza i filtri della politica, rivolgendo il proprio sguardo a quella parte del nostro elettorato che ci ha girato le spalle e non ci ha premiati nelle ultime sortite elettorali.
“Ho lavorato negli ultimi due anni nel partito democratico siciliano, quale presidente della commissione di garanzia, richiamando la mia e nostra condotta sempre al confronto ed al buon senso per superare ogni dissidio al solo fine di meglio fare funzionare il partito e dare risposte adeguate ai nostri iscritti ed ai nostri elettori – ha detto l’avvocato Filippo Marciante, co-firmatario del manifesto di Alveare PD-. Vogliamo fare PD utilizzando gli stessi modi e gli stessi sforzi dei nostri sindaci del territorio, dei nostri deputati del territorio i quali vengono premiati perché “direttamente” disponibili all’ascolto e alla ricerca di soluzioni immediate.
L’Alveare Pd volgerà lo sguardo e l’ascolto dei corpi intermedi (ormai quasi da noi dimenticati…), dei giovani che vanno via in cerca di lavoro, di donne, associazioni e comitati, aziende ed imprese che chiedono soluzioni pratiche della vita di ogni giorno, di tanti professionisti e laureati in difficoltà, degli ultimi, ma anche dei penultimo e terz’ultimi”.
L’Alveare è di tutti, di tutti coloro i quali vorranno prendere parte alla “ politica diretta” , come abbiamo affermato, “mettendoci in proprio” per parlare a tutti. Lavoro, questione sud, territori, ambiente, sanità, ricerca ed università, diseguaglianza sociale, disabilità, moralità e legalità, senso civico, “sono temi che insieme a tanti altri bisogni e domande accompagneranno l’Alveare e sono gli obiettivi verso i quali il nostro sforzo e la nostra energia andranno rivolti con serietà, ma anche con passione e coraggio, come le api laboriose, sentimenti questi che ancora ci fanno trovare la forza di mettere insieme tutta quella gente che ieri ha voluto premiarci partecipando al nostro primo incontro a Palermo”, ha aggiunto Marciante.
“Il progetto Alveare PD – dice Cleo Li Calzi – fa tesoro di quanto emerso in questo anno di campagne elettorali per trasformare le ragioni della sconfitta in motivazione. Dobbiamo fare autocritica, cambiare il modo di fare politica per coinvolgere e rendere operose le tante buone idee ed iniziative che animano la comunità democratica. Ma che poi non trovano spazio.
E la risposta di ieri ci dice solo una cosa: c’è voglia di partecipare al cambiamento ma c’è bisogno di lavorare per rigenerare la Comunità democratica per farla essere protagonista delle scelte del partito.
Bisogna cambiare radicalmente il modo di concepire il fare politica puntando al coinvolgimento reale e sostanziale di tutti.
Dobbiamo assomigliare di più alle parole che diciamo.
Le api insegnano che la forza dell’Alveare è la Comunità senza il coinvolgimento della quale l’Ape Regina non ha nutrimento.
L’Alveare è allora un luogo pensato per costruire insieme, è il luogo dove tante diverse campane fanno un unico suono, un luogo in cui si costruisce un’idea e la si porta avanti tutti insieme. Senza protagonismi o pericolosi verticalismi. Perché solo così saremo comunità politica e riaccenderemo la passione per la politica.”
IL MANIFESTO ALVEARE PD
“Dieci anni di governo, in comodato, senza cioè essere veramente protagonisti delle scelte di governo, ma sempre lealmente e responsabilmente coerenti ci impediva di dire no, anziché dei tiepidi si. Ci ha impedito di essere pienamente riconosciuti dalla nostra comunità per i valori di cui siamo portatori. E così abbiamo pensato che invece di volare ‘come api impazzite’ avevamo bisogno di costruire un “Alveare” dove lavorare tutti insieme, operosamente”. Per esporre i contenuti del progetto è stata organizzata una iniziativa in corso a Palermo, alla presenza del capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro, e in collegamento, perché impegnati a Roma, il segretario siciliano dei dem Anthony Barbagallo e il vice segretario nazionale del partito Peppe Provenzano.
“Ci siamo dati un obiettivo: provare a mettere insieme le tante belle esperienze e competenze coinvolgendo anche chi ci guarda ancora con speranza, che ha votato comunque il Pd ma talvolta criticamente – prosegue il manifesto – L’Alveare è un modo di fare politica all’interno della politica, e non per cariche o ruoli ma puntando ad essere una comunità politica, attraverso l’accoglienza e l’ascolto di tutti i partecipanti. Ognuno sarà portatore di istanze per lo sviluppo e il miglioramento delle diverse categorie. Solo insieme si fa politica, quella finalizzata alla direzione della vita pubblica. Le api insegnano che la forza dell’Alveare è la comunità senza il coinvolgimento della quale l’Ape Regina non ha nutrimento”.
Ma chi è l’Ape Regina per i promotori del manifesto, Stefano Bonaccini o Elly Schlein? “L’alveare è di tutti. L’alveare è dentro il Partito democratico, il nostro partito – chiarisce il manifesto politico – Ma vuole essere una casa dove anche chi vive con passione civile la politica si senta rappresentato e senta di poter apportare i propri contributi. È un luogo pensato per costruire insieme, per lavorare insieme, dandosi la mano l’uno con l’altro, per condividere strade e percorsi. E’ un luogo dove tante diverse campane fanno un unico suono, un luogo in cui si costruisce un’idea e la si porta avanti tutti insieme”. Insomma, niente correnti. E’ un metodo e non una scelta, aperto a tutte le sensibilità.
Tutti i firmatari del Manifesto dell’Alveare:
– Titti Basso, sindacalista, componente della commissione regionale di Garanzia Pd;
– Cleo Li Calzi, manager, segreteria regionale Pd con delega PNRR, già assessore regionale e candidata alle scorse elezioni regionali;
– Gaetano Dimino, professore di ingegneria civile e candidato alle scorse elezioni comunali;
– Marco Guerriero, avvocato, responsabile Enti Locali Pd Sicilia;
– Gabriella Tutone, avvocato, coordinatore dei movimenti di famiglia e minori;
e tanti altri firmatari i cui nominativi sono stati ieri tutti raccolti.