E’ stata fissata per domani l’autopsia sul corpo dell’insegnante uccisa la notte tra il primo e il due gennaio a Bagheria dalla figlia di 17 anni. L’esame sarà eseguito presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo e dovrà chiarire alcuni aspetti.
La ragazza ha raccontato, dopo alcune versioni contraddittorie, di avere strangolato la madre. Di contro i medici del 118 e il medico legale hanno trovato nei pressi del letto sia del Toradol che è un antidolorifico che del Minias che è un medicinale sedativo. Saranno gli esami a stabilire se la donna fosse o meno cosciente quando la figlia l’ha uccisa. Tutti aspetti che dovranno essere chiariti anche con gli esami che verranno eseguiti sui tessuti della donna.
Solitamente servono almeno tre mesi, il tempo che si prendono i periti quando vengono eseguiti questo tipo di esami. Dopo l’autopsia il corpo verrà restituito alla famiglia per celebrare il funerale. Il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli sta valutando se proclamare il lutto cittadino.