Dopo anni di chiusura riapre a Siracusa la sede della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici a Palazzo Chiaramonte. L’inaugurazione, che seguirà la cerimonia di consegna dei diplomi ad 8 studenti che hanno completato il corso di studi, è prevista per lunedì 30 gennaio alle ore 18.00.
“La scuola venne istituita nel 1923 per volere dell’allora Rettore dell’Università di Catania che scelse come sede proprio Siracusa. La scelta non fu casuale perché il primo direttore della scuola fu l’archeologo di Rovereto Paolo Orsi, che operava già in quegli anni in Sicilia, e rappresenta ancora oggi una figura chiave per l’archeologia siciliana, per le sue innovazioni e i tanti scavi“. Ha dichiarato, raggiunto da ilSicilia.it, Daniele Malfitana, ordinario di Archeologia, Presidente della Scuola Superiore di Catania e Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.
La Scuola di Archeologia, nata per l’appunto nel 1923, è seconda solo alla Scuola Archeologica italiana ad Atene fondata, nel 1909. Una scuola dunque prestigiosa e dalla storia unica, che merita di essere valorizzata. Palazzo Chiaramonte, edificio risalente al XIV secolo “fu donato nel 1974 all’Università di Catania da una nobildonna siracusana, la professoressa Giuseppina Pistone. Nell’atto di donazione espresse il desiderio di trasformare l’edificio in una sede per la Scuola di Archeologia. Da quel momento in poi è nato l’interesse dell’Ateneo a investire sempre di più su questa a scuola“. Poi la lunga chiusura, tra lavori di ristrutturazione e varie motivazione, che ha costretto a spostato le attività didattiche da Siracusa a Catania. “Quando l’anno scorso mi sono insediato – ha puntualizzato Malfitana – ho scelto come primo obiettivo del mio programma strategico la riapertura della scuola. La riapertura della sede ha un significato molto particolare e simbolico: quest’anno, molto probabilmente nel mese di maggio, festeggeremo il suo centenario“.
La struttura “si snoda su tre piani. Ci sono tanti spazi dedicati alla didattica e due aule che abbiamo voluto intitolare una a Paolo Orsi, la sala del Consiglio della Scuola, e l’altra a Giovanni Rizza, altro archeologo che negli anni ’60 prese la direzione della scuola, per quasi un trentennio. Al piano superiore la biblioteca, che abbiamo dedicato alla memoria di Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale ai Beni Culturali. Al terzo piano c’è una foresteria con 20 posti letto, tanti quanti sono gli allievi che ogni anno accedono alla scuola. L’obiettivo è quello di avere una struttura totalmente indipendente dove i ragazzi possano risiedere, stare insieme ai docenti e venire a fare lezione“.