La Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali interviene sui numerosi incendi che stanno distruggendo in Sicilia migliaia di ettari di boschi e terreni agricoli, annunciando la disponibilità a mettere a disposizione le competenze dei propri associati.
“La catastrofe in atto annunciata e prevedibile già da tempo, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici, impone un deciso cambio di rotta al governo del territorio agro-silvo-pastorale dell’isola” dichiara la presidente regionale Paola Armato. “La necessità di una pianificazione territoriale volta alla prevenzione del fenomeno è sotto gli occhi di tutti, e invocata ormai a gran voce dal mondo accademico, dall’associazionismo, dal comparto agricolo, dall’intera società civile giustamente sgomenta e indignata”.
I boschi, sottolineano i dottori agronomi e forestali componenti del tavolo di Forestazione, si sono rivelati estremamente vulnerabili agli incendi in quanto soggetti per molti decenni a una pianificazione e gestione evidentemente carenti e inadeguate. Per la presidente Armato “è necessario che vengano preventivamente gestiti con tecniche di selvicoltura, con ricadute in termini di prevenzione degli incendi, occupazionali, ambientali; valorizzandoli in modo da contrastare l’emigrazione e l’abbandono dei territori, creando occasioni di lavoro per i giovani e coinvolgendo la popolazione nella gestione, sorveglianza e cura dei boschi“.
“E’ necessario attivare immediatamente tavoli di cooperazione – conclude Armato -, finalizzati al presidio, alla gestione attiva del bosco, alla condivisione delle scelte tra tutti i soggetti interessati alla prevenzione degli incendi: enti locali, imprenditori agricoli e del turismo, associazioni, professionisti tutti impegnati ad nuova progettazione e gestione del territorio non più rinviabile”.