Il collegio dei revisori dei conti ha espresso “giudizio favorevole” ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato della Regione per il 2021, ma nella relazione di 33 pagine consegnata al governo e poi trasmessa all’Assemblea siciliana ha indicato alcune “criticità” e suggerito delle “raccomandazioni”. Proprio sulla scorta di questo documento, il deputato del M5s Nuccio Di Paola ha chiesto e ottenuto dalla commissione Bilancio, riunita stamani, il rinvio a domani del voto per approfondire con i revisori gli aspetti segnalati.
Tra i rilievi il Collegio evidenzia che su 74 soggetti pubblici individuati nel perimetro del consolidato “solo 60 hanno fornito la documentazione richiesta e sono stati inseriti nel bilancio, mentre 14 soggetti non hanno dato riscontro alle richieste avanzate dalla Ragioneria generale”. Inoltre “non è stata completata la ricognizione del patrimonio” e non c’è “corrispondenza della situazione creditoria/debitoria per diverse società partecipate tra i dati risultanti dalla contabilità della Regione e quanto certificato dalle stesse società partecipate”.
I revisori sottolineano che “non risulta essere stato definito un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute” come previsto dalla legge perché dall’elenco del Gruppo delle amministrazioni pubbliche (Gap) risultano “enti in liquidazione, la cui procedura risulta conclusa ma gli enti non risultano cancellati dal registro delle imprese, enti che hanno comunicato di non avere dati rilevanti ai fini del bilancio consolidato” ed “enti che non hanno riscontrato le richieste dall’Ufficio preposto alla redazione del consolidato”. Per questi motivi il Collegio dei revisori raccomanda “che vengano efficientate le procedure di raccolta e condivisione dei dati necessari per l’elaborazione del bilancio consolidato anche con l’ausilio di strumentazione informatica appositamente costruita, che sia definita la procedura di razionalizzazione del Gruppo delle pubbliche amministrazioni in osservanza di quanto previsto dalla normativa” e “che si realizzi l’implementazione e la semplificazione delle procedure interne di riconciliazione delle partite creditorie e debitorie tra la Regione e gli Enti del Gap anche ai fini della futura asseverazione” prevista dal decreto 118/2011.
Rispetto a una platea di 161 “soggetti” che fanno parte del ‘gruppo amministrazione pubblica”, il governo ne ha inclusi nel bilancio consolidato 60 rispetto ai 74 previsti inizialmente, perché in 14 non hanno risposto alle sollecitazioni della Ragioneria generale. “Il numero dei soggetti coinvolti nel 2021 è di gran lunga superiore al dato del 2018 che comprendeva solo 21 enti – si legge nella relazione del servizio studi della commissione Bilancio dell’Ars – Tale crescita deve essere letta alla luce delle scelte di ampliamento dell’area di consolidamento da parte dell’amministrazione per una maggiore completezza delle informazioni contabili. Del bilancio consolidato della Regione fanno parte dunque 16 organismi strumentali, un organismo tecnico, 29 enti strumentali non in liquidazione, 10 società partecipate, 2 enti strumentali in liquidazione e 2 società partecipate in liquidazione.