Filippo Parrino è stato rieletto presidente di LegaCoop Sicilia. Si tratta del suo secondo mandato consecutivo ed è stato votato all’unanimità: 200 delegati della cooperazione siciliana, intervenuti al 18esimo congresso regionale della settimana scorsa.
“Molte aziende stanno lavorando alla trasformazione dei prodotti anche per fronteggiare la crisi internazionale, dopo la guerra in Ucraina. Faccio l’esempio del grano siciliano, uno dei migliori al mondo e non contaminato, rispetto al quale sta aumentando la produzione. Ci stiamo attrezzando. Altra preoccupazione è la questione del superbonus che ha inciso. Abbiamo sollecitato il governo nazionale affinché modifichi parte del decreto che blocca, ad esempio, lo sconto fattura. Abbiamo prodotto delle ipotesi. Puntiamo allo sviluppo del settore agroalimentare che è in crescita nel mondo della cooperazione, all’edilizia. Proporremmo al governo regionale di finanziare i piani abitativi che sono, a mio avviso, molto meglio dei superbonus. La cooperazione siciliana è ormai fortemente radicata. Abbiamo sottolineato il bisogno dei fondi afferenti al Pnrr, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. La Sicilia non può rimanere ancora senza autostrade e ferrovie, è vergognoso. Tratti aerei che costano tantissimo e con pochi voli. Compito è del governo nazionale“.
Questi sono soltanto alcuni dei tanti temi economici discussi, aprendo un confronto serio con le forze politiche presenti al dibattito.
Una tavola rotonda partecipata e utile anche per comprendere lo “stato dell’arte” in Sicilia. A inizio 2022 sono risultate 1268 imprese cooperative nell’isola e 40.990 soci, con una maggiore concentrazione delle cooperative a Palermo (262), poi a Messina (207), Agrigento (185) e Catania (175). Rispetto alle aree, la Sicilia occidentale conta 563 cooperative, il Sud dell’Isola 276 e la Sicilia orientale, 429. La maggiore concentrazione è nel settore della produzione e servizi (513 cooperative), sociale (295), abitazioni (190), agricoltura (159), CulturMedia (68), trasporti (21) e pesca (20).
Numeri che consentono alla cooperazione siciliana di guardare agli interventi futuri, al Pnrr che ha due obiettivi fondamentali: riparare ai danni della pandemia e contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana.
In Sicilia sono diminuite le cooperative in campo edilizio e le misure limitative annunciate dal Governo in termini di ecobonus rischiano di portare molte aziende al default.
Al congresso al San Paolo Palace a Palermo, sono intervenuti l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo e il sindaco della Città metropolitana, Roberto Lagalla.