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la dichiarazione

Palermo, inaugurazione anno giudiziario. Zingale: “In Sicilia condanne per oltre 17mln”

giovedì 2 Marzo 2023

+++ IN AGGIORNAMENTO +++

10:21 – La Pubblica amministrazione è tenuta ad operare nell’assoluto rispetto delle previsioni di bilancio e ha il compito di perseguire i fini, ad essa assegnati dalla legge, con azioni improntate a economicità, efficienza, imparzialità, pubblicità e trasparenza”. L’ha affermato Vincenzo Lo Presti, presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei conti, nel corso dell’inaugurazione a Palermo dell’anno giudiziario.

“Oggi, l’esigenza di legalità finanziaria è particolarmente avvertita dalla collettività – ha aggiunto il presidente – che, sempre più spesso, denuncia, anche a mezzo dei social, fenomeni di sperpero e distrazione delle risorse pubbliche e chiede pressantemente, con fiducia, l’intervento della Corte di conti. In tale contesto, la giurisdizione contabile è un indispensabile presidio per il contrasto di ogni forma di spreco delle risorse pubbliche, anche in considerazione della pervicace persistenza, nonostante le numerose condanne, di fenomeni corruttivi”.

“La Corte costituzionale ha ribadito, in numerose pronunce, che il bilancio è un ‘bene pubblico’, a mezzo del quale, assicurando un costante equilibrio tra entrate e spese, vengono esercitate le pubbliche funzioni ed erogati i pubblici servizi. Nello stesso tempo, il bilancio è il principale strumento – ha continuato Lo Presti – per rendere conoscibile alla collettività l’attività di gestione delle pubbliche finanze, onde consentire ai cittadini di valutare se, e in che misura, gli amministratori, nello svolgimento del mandato, abbiano dato concreta attuazione a quanto promesso durante la campagna elettorale”.

10:32 – La Sezione, nel 2022, in materia di responsabilità amministrativa, ha pronunciato 104 sentenze nei confronti di 301 convenuti (di cui 83 di condanna, 10 di assoluzione e 11 con altra formula). In particolare, le sentenze di condanna, per un importo totale di 17 milioni di euro, sono state pronunciate a carico di soggetti privati che hanno chiesto e indebitamente ottenuto contributi pubblici o che ne hanno fatto un uso diverso da quello per il quale erano stati concessi, vanificandone, in tal modo, le finalità pubbliche”.

Le condanne sono arrivate nei confronti di “amministratori e dipendenti che hanno indebitamente disposto, a vantaggio loro o di altri, la liquidazione di indennità ed emolumenti non dovuti – ha aggiunto il presidente – Dipendenti pubblici che, in violazione del principio di esclusività del pubblico impiego, hanno svolto attività professionale privata, anche in concorrenza con la struttura pubblica presso la quale prestavano servizio, o, addirittura, utilizzando mezzi e personale in dotazione a quest’ultima. Amministratori che hanno attribuito incarichi esterni per attività che dovevano essere svolte da personale in servizio presso l’Ente o, per le quali, la legge non consentiva il ricorso a professionalità esterne. Personale sanitario per risarcimenti erogati dalle strutture sanitarie a pazienti lesi da comportamenti gravemente colposi. Amministratori e dipendenti, definitivamente condannati in sede penale, che, con il loro comportamento, divulgato dagli organi di informazione, hanno leso l’immagine della pubblica amministrazione. Amministratori e dipendenti che hanno determinato la soccombenza processuale dell’Amministrazione e il conseguente obbligo del risarcimento del danno e delle spese processuali”.

10:33 – “Per favorire la ripresa economica del Paese, occorre assicurare la rapidità dell’azione amministrativa che, però, non può prescindere da un adeguato ed efficace sistema di controllo, anche giurisdizionale, pena un non efficace impiego delle risorse disponibili e lo sviamento delle stesse dalle loro finalità pubbliche, il che andrebbe principalmente a detrimento delle fasce più deboli della popolazione”.

“Il denaro pubblico, che proviene, da sacrifici imposti al contribuente deve servire per assicurare i migliori servizi possibili alla collettività, – ha aggiunto il presidente – particolarmente ai più deboli, e deve essere amministrato con la massima oculatezza e con la diligenza del buon pater familias che, per secoli, a partire dal diritto romano, ha costituito il principale parametro per la valutazione di ogni attività economica e di gestione”.

10:56 – “In un momento, come quello attuale ,per far fronte alla perdurante crisi economica si impone la massima oculatezza nella gestione delle pubbliche finanze e, in particolare, di quelle previste dal Pnrr. Da più parti, è stato detto che la “paura della firma” rallenta l’azione amministrativa e che, quindi, limitando o eliminando la responsabilità del pubblico funzionario, l’Amministrazione ne guadagnerebbe in efficienza, a vantaggio della collettività. Permettetemi di dire che non sono d’accordo. Nella gestione delle risorse pubbliche, occorre coniugare la celerità dell’azione amministrativa con il rispetto della legge e dei principi di economicità ed efficienza”

“Chiunque sia preposto ad una pubblica funzione – ha aggiunto – non può non rispondere del proprio operato, soprattutto nei casi di colpa grave, in quanto la creazione di aree di impunità andrebbe a detrimento della collettività che, da un lato, sostiene l’onere della retribuzione del pubblico funzionario e, dall’altro, in caso di danni da quest’ultimo provocati, dovrebbe accollarsi anche l’onere di sopportarne il costo. La “paura della firma” si deve combattere con la semplificazione del sistema normativo, con il reclutamento di funzionari preparati, assunti per concorso, con la continua formazione e con l’aggiornamento del personale in servizio e infine sarà impopolare ma lo dico lo stesso con incentivi, per i meritevoli, e disincentivi, per i non meritevoli, attribuiti sulla base di una trasparente valutazione di merito”.

11:53 – “L’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti è certamente l’occasione per ricordare il prezioso ruolo dell’Ente per il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione. Perché chiunque sia preposto all’esercizio delle pubbliche funzioni, non può non rispondere della propria responsabilità, nel rispetto della legge e della comunità amministrata. È chiara l’esigenza di una maggiore celerità dell’azione amministrativa e per adempiere a tale obiettivo, raccogliendo l’invito del presidente della Corte dei Conti, questa Amministrazione comunale sta procedendo al reclutamento di nuovo personale e si è adoperata per garantire ai dipendenti migliori condizioni lavorative, prevedendo anche l’opportunità di indispensabili percorsi di aggiornamento”. Così dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, a Palazzo Steri.

12:02 – “Depositati 88 inviti a dedurre, per un importo complessivo di presunto danno erariale di 60.745.636 euro, rispetto ai 107 del 2021. Sempre nel 2022 sono state convenute 214 persone per un danno complessivo di euro 21.447.033, nelle 82 citazioni depositate, rispetto alle 100 del 2021”. Lo scrive il procuratore della Corte dei conti per Sicilia, Pino Zingale, nella relazione per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario.

“Dall’analisi di tutte le sentenze depositate in materia di responsabilità amministrativa, definite con rito ordinario nel 2022, si registra un importo complessivo di condanna di 17.256.931 euro, a fronte di una richiesta risarcitoria di 32.514.242, con un rapporto percentuale del 53% tra domanda e riconoscimento giudiziale. Le sentenze della sezione di appello in materia di responsabilità amministrativa pubblicate hanno accertato un complessivo danno erariale di 4.453.664 euro e la prospettazione accusatoria risulta giudizialmente confermata in una percentuale del 68%. Le citazioni depositate sono passate da 100 a 82 e, in ogni caso, a livello nazionale, i risultati raggiunti nel 2022 dalla Procura siciliana !appaiono meritevoli di considerazione, non solo su un piano numerico ma anche qualitativo. A fronte di 10.790 segnalazioni di danno pervenute nel 2022, sono state aperte 1.032 istruttorie, invertendo un trend registrato negli anni precedenti a seguito di pur legittime opzioni operative, scaturite dalla necessità di rendere compatibile la scopertura di organico magistratuale con una scelta di predilezione dell’efficacia dell’intervento del pubblico ministero, rispetto ad un approccio, definito burocratico, di gestione dell’Ufficio che avrebbe, invece, giustificato l’apertura di un numero sensibilmente più alto di istruttorie”.

Complessivamente nel 2022 la Sezione giurisdizionale della procura della Corte dei conti in Sicilia ha avviato 55 istruttorie in tema di contributi pubblici (5% del totale), 22 in tema di contrattualistica pubblica (2%), e 91 in tema di reati contro la pubblica amministrazione (9%). Gran parte delle istruttorie rimanenti si riferiscono, poi, a debiti fuori bilancio (10%) e giudizi di equa riparazione (23%), mala sanità’ (6%), gestione del personale (5%), oltre che, da ultimo, l’illecita percezione del reddito di cittadinanza (3%), sui quali, 16 però, oltre a perseguire l’indebito percettore occorrerà approfondire eventuali profili di omesso controllo e vigilanza da parte dei soggetti preposti a tale attività

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