“In Sicilia non hanno vissuto i drammi di altre parti d’Italia come al Nord, non hanno la sensibilita’, non c’e’ voglia di vaccinarsi, non c’e’ risposta alla campagna vaccinale, c’e’ resistenza. Questa e’ la ragione per cui sono indietro, per la quale diventeranno gialli e se dovessero diventare arancioni ci sarebbe un crollo del turismo”. E’ critico Guido Bertolaso, consulente per la campagna vaccinale in Lombardia, intervistato da Simona Branchetti a Morning News su Canale 5.
Bertolaso continua a spiegare che “in Lombardia in questi mesi e’ stato fatto un lavoro straordinario, prima regione per le vaccinazioni con 14 milioni di iniezioni fatte: la situazione e’ sotto controllo” sottolinea Bertolaso ma considera i tamponi per chi rientra dalle vacanze una buona idea e specifica che, una volta arrivati all’80% dei vaccinati, ci sara’ l’immunita’ di gregge per i lombardi.
Obbligo vaccinale quindi? “Non sono favorevole all’obbligo vaccinale – continua Bertolaso – il green pass mi sembra un’iniziativa legittima ma non credo nell’obbligatorieta’, escluse alcune categorie professionali” e puntualizza come “chi sta ricoverato oggi in terapia intensiva sono tutte persone pero’ che non si sono vaccinate, questi sono i fatti, le chiacchiere stanno a zero”. Terza dosa in arrivo per i lombardi? “Personalmente ritengo che bisogna fare il richiamo gia’ a settembre soprattutto per quanto riguarda le RSA, gli over 80, i medici gli infermieri e le categorie piu’ a rischio” risponde.
Una Lombardia quindi che probabilmente si prepara a ricevere la terza terza dose di vaccino ma che e’ scossa dal terribile incendio che ieri ha avvolto e distrutto il grattacielo di via Antonini a Milano: Bertolaso encomia l’operato dei Vigili del Fuoco dicendo “le vite sono state tutte salvate, sono stati portati in sicurezza tutti velocemente ma questa esperienza ci deve dare lo spunto per fare maggiori controlli soprattutto – conclude Bertolaso – per quanto riguarda gli edifici nuovi fatti con materiali che devono essere a norma”.