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Pnrr

Messina sempre più green, al via ForestaMe: ecco i 4 progetti

giovedì 6 Aprile 2023

Oltre 545.800 mq di area forestata, 8 milioni di fondi del Pnrr per una città sempre più green. Al via oggi il conto alla rovescia per  i primi quattro progetti pilota di ForestaMe, il piano di riforestazione e riqualificazione del verde che ha visto la città di Messina ai primi posti a livello nazionale (superando, per possibilità di piantare alberi persino ForestaMi). La consegna dei lavori per il Palco Aldo Moro, Giampilieri, il quadrante del centro e il parco fluviale di Gazzi, con tanto di firma con le imprese aggiudicatarie, è stata occasione per una conferenza stampa che ha visto l’amministrazione rivendicare con orgoglio sia i risultati che i tempi celeri in questa prima fase. Anzi, la mission e l’avvertimento alle imprese è quella di rispettare i tempi di ultimazione delle opere che variano tra i 120 e i 250 giorni, scadenze fissate dal Pnrr per scongiurare perdite di risorse.

ForestaMe non vuol dire solo nuovi alberi, ma incremento della biodiversità e della superficie fogliata, riqualificazione del verde, depermeabilizzazione (con pavimentazione drenante in materiale permeabile), interventi per la transizione ecologica, nuovo arredo urbano.

Alla conferenza stampa che si è tenuta nel Parco Aldo Moro, simbolo della visione green dell’amministrazione, erano presenti il sindaco Federico Basile, il direttore generale del Comune Salvo Puccio, gli assessori Francesco Caminiti e Liana Cannata, nonché i vertici delle partecipate Messinaservizi Bene Comune, Amam, Messina social city che avranno ruoli determinanti anche nelle fasi successivi, perché ForestaMe è lo start ma il verde, dopo averlo “conquistato” occorre mantenerlo. Presenti anche il rup Placido Accolla, il direttore dei lavori Carmelo Celona e le imprese aggiudicatrici degli appalti.

ForestaMe- ha dichiarato Basile– rientra nel più ampio progetto Messina 20-30, oggi stiamo presentando 4 progetti ai quali teniamo molto e il Parco Aldo Moro è per noi il simbolo dell’importanza della sinergia tra enti. Il verde urbano non è solo l’albero, ma un ragionamento legato al discorso di pavimentazione drenante ad esempio, togliendo cemento. Bisogna preservare e conservare il territorio. Questi luoghi saranno al servizio della città, delle famiglie e soprattutto degli studenti. Messina 20-30 sarà il collante”.

A sottolineare la multivalenza del progetto è stato il direttore generale Salvo Puccio che ha evidenziato come all’interno del Parco Aldo Moro ci sia una struttura d’eccellenza come la sede di Ingv (Istituto nazionale geofisica e vulcanologia)  che sarà riattivata a breve.

Un plauso a quanti hanno permesso un’accelerata importante negli ultimi mesi- ha commentato Puccio– Dobbiamo rispettare i tempi dettati dal Pnrr e i verbali di consegna dei lavori sono stati anche anticipati. Adesso spetta alle imprese mantenere questi tempi per restituire il Parco alla città, senza dimenticare la presenza dell’Ingv che è un centro studi d’eccellenza. ForestaMe non è solo alberi ma ad esempio faremo una serie di lavori in termini di sicurezza come la depermeabilizzazione delle superifici. Noi siamo in regola con i tempi e gli step previsti. E’ vero, abbiamo più alberi di ForestaMi perché siamo riusciti a rispettare gli step e abbiamo ottenuto per questo anche una premialità”.

Ad illustrare i progetti è stato il drettore dei lavori Carmelo Celona: “Il nostro è un programma generale di forestazione che ci permetterà di naturalizzare la città. Aumenterà la superficie fogliata, riqualificherà intere zone, produrrà transizione ecologica”.

I progetti sono quattro: l’asta di Gazzi inizia dalla Zir e termina a Cumia superiore: il quadrante del centro  va dal viale Europa alla Tommaso Cannizzaro, e dalla Cesare Battisti al via La Farina (la parte centrale è il viale San Martino), l’obiettivo è piantare alberi ogni sei metri, il Parco Aldo Moro e infine Giampilieri dove la riforestazione riguarderà la parte che sovrasta l’abitato e la piantumazione del verde intorno ai canali di scolo.

Il Parco Aldo Moro sarà riqualificato in sinergia con l’Ingv che tra l’altro come spiegato in conferenza stampa sta per essere riattivato e vedrà il potenziamento della sede anche sotto il profilo del personale con l’arrivo di ricercatori, che come reti di monitoraggio in ambito urbano ed extraurbano, con 38 stazioni sismiche.  L’istituto ha acquisito i pozzi di monitoraggio della società Stretto di Messina negli anni scorsi e punta quindi ad ampliare le ricerche e gli studi grazie anche ad attività di formazione con l’Università. L’obiettivo è riuscire a rendere autonoma la sede di Messina che oggi dipende da Catania. Soddisfatto per le sinergie  il coordinatore per i fondi Pnrr Mario Mattia:La sede verrà riaperta grazie al finanziamento col Pnrr che abbiamo avuto. Installeremo nuove stazioni sismiche in tutta la città”.

L’avvio dei lavori per ForestaMe comporterà una serie di nuovi cantieri ma il traguardo è una città green.

L’assessora alle Politiche giovanili Cannata ha ricordato come “ Messina 203-30 sarà un lavoro di sinergia con partecipate e scuole. I ragazzi saranno i nostri ambasciatori per l’ambiente, e questo va di pari passo col progetto di ForestaMe”.

IL PROGETTO PILOTA

FORESTAME, finanziato dal programma Pon Metro 2014/2020 REACT-EU asse 6, rientra tra gli obiettivi di “Messina 2030 Green Events”, un progetto di educazione, promozione, formazione e comunicazione ambientale.

Il primo progetto pilota, relativo al Parco Aldo Moro, rientra tra le azioni strategiche classificate come “Riabilitazione del verde urbano esistente”. Il progetto prevede la completa riqualificazione dell’area verde in modo che possa svolgere le funzioni di un moderno parco urbano. Di seguito gli interventi: razionalizzazione delle componenti verdi esistenti, inserimento di nuove piantagioni, impiego di tappeto erboso, inserimento di pavimentazione drenante, realizzazione di nuovi percorsi permeabili in ghiaietto, realizzazione di una passerella sospesa per la fruizione del parco e godimento delle vestigia del forte Vivonne, realizzazione di una fontana, posa in opera di opere di arredo urbano, posa in opera di steccati in legno, realizzazione di impianto di irrigazione, realizzazione di un impianto per l’illuminazione dei percorsi, delle soste e delle opere installate e realizzazione di un impianto di videosorveglianza. La durata degli interventi è prevista in 120 giorni decorrenti da oggi, data della sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori.

Il secondo progetto rientra tra le azioni strategiche classificate come riqualificazione e rinaturalizzazione a verde delle aste fluviali a Gazzi. Il progetto, suddiviso in 15 lotti, riguarda la riqualificazione di una delle 21 aste fluviali che incidono il territorio comunale e che rappresentano dei paesaggi lineari lungo i quali si sviluppa tutta la varietà di elementi del paesaggio messinese. L’area comprende un brano di città esteso ed eterogeneo passando per una zona residenziale popolare fino ad una zona industriale avvicinandoci verso la costa, agendo nei seguenti sistemi territoriali: gli ambiti antropici periurbani dei villaggi popolari Aldisio, Gescal e Bordonaro Case Gialle (che verranno attrezzati di nuove aree urbane, di slarghi e piazze a verde destinati al relax e alla socializzazione); il viale centrale (asta fluviale tombinata) nei cui contro viali verranno impiantate nuove alberature e create delle pause verdi; le strade della zona industriale ex ASI posta a valle sulla sponda sinistra del torrente. Il progetto prevede i seguenti tipi d’intervento: realizzazione di filari di alberi lungo i lati delle strade, riabilitazione dell’area del mercato, riqualificazione dei parcheggi esistenti, rifunzionalizzazione a verde del controviale sinistro denominato via Socrate, riqualificazione dell’area antistante l’ITG Minutoli, realizzazione di una “rambla”, riqualificazione a verde delle piazzette e degli spazi pubblici ai margini dell’asta Gazzi, realizzazione di nuovi spazi a verde attrezzato con sedute e pavimentazione drenante e realizzazione di nuovi parcheggi alberati, costruiti con pavimentazione drenante. La durata degli interventi è prevista in 260 giorni, a partire da oggi.

Il terzo progetto, suddiviso in 4 lotti, rientra tra le azioni strategiche classificate come riqualificazione a verde dei nuclei extraurbani e che, nello specifico riguardano la rinaturalizzazione a verde del borgo di Giampilieri. L’intervento prevede la rinaturalizzazione a verde del borgo che è stato oggetto negli anni passati di imponenti interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico a seguito dell’alluvione del 2009. Il progetto prevede la completa rigenerazione del verde all’interno del borgo attraverso la riqualificazione a verde del secondo canale fugatore posto ai margini del borgo e di una piccola area usata a parcheggio compresa la permeabilizzazione della sua superficie, la riqualificazione a verde del viale che costeggia l’abitato, la sistemazione a verde del controviale “vivo” del principale canale fugatore, la rinaturalizzazione a verde dei vicoli interni all’abitato. La durata degli interventi è di 110 giorni da oggi.

Il quarto progetto rientra tra le azioni strategiche classificate come “viali e strade alberate – green line” e prevede la realizzazione di un sistema di strade alberate che completano uno dei quadranti con i quali il programma generale ha suddiviso la città ed è suddiviso in due lotti: il primo interesserà le vie poste a monte del viale San Martino, mentre il secondo le vie poste a valle del viale San Martino. Il progetto prevede quali linee d’intervento: 1) la realizzazione di filari di alberi lungo i lati delle strade tramite messa a dimora di nuove alberature, ma anche tramite il recupero delle poche già esistenti, al fine di abilitare una risemantizzazione del paesaggio urbano e delle prospettive stradali. Si provvederà dunque alla messa a dimora degli alberi in numero di circa 1 ogni 6,50 metri, per un totale di oltre 2600 alberi; la realizzazione di parcheggi con superficie carrabile costituita da materiale drenante; l’eliminazione degli strati impermeabili (asfalto, mattonelle, massetti di cemento, ecc…) e successivo ripristino con pavimentazione drenante. La durata degli interventi è prevista in 250 giorni, a partire da oggi.

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