La Regione Siciliana è pronta ad assumere 300 laureati con contratto a tempo determinato per la durata di tre anni e i profili ricercati sono per due terzi tecnici e per la restante parte amministrativi ed economici. Ne ha dato notizia, l’assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Marco Zambuto.
E’ già pronta la bozza del bando, la quale ha già avuto un primo via libera in Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana. Toccherà alla Giunta regionale guidata da Nello Musumeci, che si riunirà domani, dare il nulla osta definitivo e provvedere successivamente alla pubblicazione del bando, prevista per fine settembre. Ma prima, il governo regionale sarà tenuto ad inviare a Roma la delibera in fase di approvazione, dato che sarà il governo centrale a finanziare le assunzioni.
E’ l’occasione per molti giovani di lavorare nella pubblica amministrazione siciliana, in particolare il 20% degli assunti, come previsto nella Finanziaria, saranno reclutati all’interno dei Comuni, con l’auspicio di incrementare la quota al 50% in modo da dare una mano ai sindaci in questa fase delicata di pandemia, che ha generato una forte paralisi burocratica. Dunque, è necessario una nuova forza lavoro per accelerare le procedure amministrative e per colmare le carenze della pianta organica della Regione, assumendo nuovo personale anche all’interno degli assessorati regionali.
Da decidere l’indicazione dei requisiti principali per partecipare alle procedure concorsuali per quanto riguarda la tipologia delle lauree che i candidati dovranno possedere. E’ certo che per superare la selezione la Regione ha previsto una sola prova, cioè quella scritta, saranno importanti anche i titoli ai fini della valutazione.
L’obiettivo è avviare una procedura agile che permetta di arrivare al rafforzamento degli organici in tempi rapidissimi. Inoltre, in assessorato alla funzione pubblica, guidato da Marco Zambuto, si parla anche di smart working, puntando a ridurre il lavoro da casa al 15%, secondo le indicazioni del Ministro Brunetta e se così sarà, secondo l’esponente del governo Musumeci, automaticamente le nuove regole organizzative della P.A. elaborate a livello nazionale si applicheranno anche alla Regione.