“Esigiamo dal governo nazionale e dalla politica garanzie chiare ed incontrovertibili sugli investimenti per lo svecchiamento della flotta navale pubblica sullo stretto di Messina che non possono in alcun modo essere considerati in via di chiusura o azzeramento. Sul tema della mobilità, diritto costituzionalmente garantito- dichiarano Ivan Tripodi segretario generale Uil Messina e Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina – l’area dello stretto ha subito un progressivo abbandono ed arretramento che oggi rischia di provocare un vero e proprio blackout e, conseguentemente, deve essere recuperato condividendo con il territorio priorità e progetti per la realizzazione di un sistema di mobilità sinergico ed efficiente”.
Il sindacato torna a evidenziare quanto i fondi del Pnrr rappresentino per il territorio di Messina un’opportunità imperdibile ma servono garanzie sugli investimenti e sulle strategie di sviluppo. Pertanto, i progetti e gli importanti investimenti che nel Pnrr sono destinati all’acquisto di nuove navi ferroviarie e di tre mezzi veloci destinati ai pendolari devono essere garantiti e i bandi portati rapidamente a compimento.
La Uil teme ripensamenti dell’ultim’ora che si trasformerebbero in uno scippo.
“Ribadiamo che è necessario rafforzare e rilanciare il trasporto marittimo veloce tra le due sponde che, ben conoscendo le necessità del territorio, deve essere considerato, per rapidità e per economicità offerta all’utenza, un servizio indispensabile coniugato con una rinnovata ed efficiente flotta navale pubblica che possa garantire e rafforzare anche la continuità ferroviaria tra la Sicilia e il resto d’Italia. Occorre che sulle risorse, già stanziate, per questi investimenti in nuovi mezzi navali, ma anche le risorse future da destinare al servizio per la concessione oggi vigente tra Governo e Rete Ferroviaria Italiana trovino da subito precisi impegni nei prossimi capitoli di spesa del governo – evidenzia con preoccupazione la Uil Messina . Il tentativo di “distrarre” le risorse per il rinnovo delle flotte è inaccettabile e lo respingiamo senza se e senza ma”.
Tripodi e Barresi sottolineano come il dibattito e le scelte sul Ponte non possano fagocitare gli attuali sistemi di traghettamento sullo stretto chenon sono a termine e non hanno una scadenza programmata, ma, al contrario, chi è chiamato a fare precise scelte di Governo deve ascoltare il territorio e le sue esigenze a 360 gradi.
“Si tratta di decisioni determinanti per il futuro di quest’area – concludono Tripodi e Barresi – che non possono dividere, ma che uniscono poiché, lo ribadiamo ad alta voce, è inammissibile lo scippo delle risorse del Pnrr previste nello stretto di Messina”.