Un’operaia della Forestale è morta e un’altra è rimasta gravemente ferita nel ribaltamento di una autobotte causato da un incidente stradale autonomo avvenuto nel territorio di Monterosso Almo, un paese dell’entroterra ragusano. Secondo le prime informazioni le persone rimaste ferite sono sei. Solo un’altra operaia, trasferita in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, sarebbe in gravi per un politrauma. Gli altri feriti, trasportati negli ospedali di Modica e Ragusa, non sono in pericolo di vita. Tutti gli operai, di rientro dal servizio, viaggiavano su una autobotte impegnata nelle operazioni di spegnimento di incendi boschivi. La vittima è morta sul colpo; la compagna di lavoro è stata trasportata in elisoccorso nell’ospedale Cannizzaro di Catania in gravi condizioni.
“Apprendo con grande dolore la notizia della morte dell’operaia della squadra antincendio della Forestale, rimasta coinvolta, nel Ragusano, nell’incidente dell’autobotte sulla quale viaggiava al rientro dal servizio. Una tragedia che colpisce ancora una volta, purtroppo, coloro i quali svolgono per la Sicilia una preziosa funzione di presidio del territorio e di tutela dell’ambiente. Alla sua famiglia e ai suoi colleghi va il mio personale cordoglio, quello del governo regionale e di tutta la comunità siciliana. Agli altri operai feriti vanno i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione“.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“Basta! È inaccettabile che si continui a morire di lavoro, in Sicilia come altrove. Al dolore per l’incidente nel quale oggi ha perso la vita nella zona di Giarratana un’operaia della Forestale si unisce la rabbia per la condizione di precariato, spesso precariato a vita, che caratterizza un comparto di lavoratrici e lavoratori troppo spesso criminalizzati e mai sufficientemente apprezzati per ciò che fanno, per come lo fanno”.
Lo affermano i segretari generali di Uil e Uila Sicilia, Luisella Lionti e Nino Marino, insieme con Maria Concetta Di Gregorio, segretaria Uila Ragusa, esprimendo “cordoglio e solidarietà” alla famiglia della vittima. Gli esponenti sindacali concludono aggiungendo la necessità “di sicurezza e prevenzione, informazione e formazione”.