All’università degli studi di Palermo fino al precedente anno accademico tutte le magistrali in Psicologia LM-51, erano a numero aperto. Con l’introduzione della laurea abilitante però uno dei tre corsi di studi magistrali, in particolare la Magistrale di Psicologia Clinica si è trovata nella condizioni di inserire il numero chiuso a causa non solo della mancanza di aule adeguate di ospitare gli studenti e le studentesse del corso e dell’Ateneo tutto, ma anche per altri motivi.
“L’Università ha deciso di selezionare gli studenti e le studentesse in base al criterio della velocità, – dichiara Noemi Cottone, vice coordinatrice dell’UDU Palermo – in base al criterio delle alte possibilità economiche e di provenienza che permetterebbero una linea internet veloce e un computer nuovo che non si blocchi. La decisione di inserire il numero chiuso su prenotazione è inaccettabile. Ogni studente e studentessa dovrebbe avere il diritto di avere pari opportunità qualunque sia il corso di studi che scelgono di intraprendere. Per questi motivi, e per tanti altri, come UDU Palermo insieme all’UDU nazionale e all’Avv. Michele Bonetti abbiamo deciso – conclude Noemi Cottone – di intraprendere le vie legali per combattere in prima linea a fianco a tutti e tutte i ragazzi che oggi hanno scelto di dire “no”, di far sentire la propria voce contro un sistema che non li sta tutelando, e non sta tutelando il futuro del nostro paese e delle nuove generazioni”.
Federico Amalfa, delegato al numero chiuso dell’Unione degli Universitari ha affermato: “Come organizzazione nazionale siamo al fianco dei compagni palermitani e abbiamo deciso di supportarli nella battaglia politica e anche legale contro la irricevibile scelta dell’ateneo palermitano che non solo ricorre ancora una volta a un numero programmato non necessario ma che sceglie anche di utilizzare una modalità assolutamente irrazionale come il click day.”
Secondo l’avv.Michele Bonetti “Il click day, dopo il Tolc di medicina, è la prova di come il sistema del numero chiuso abbia toccato il fondo con un Ministero inerme e assente e con molti Atenei “accodati”. È già pronto un ricorso collettivo che potrebbe aprire completamente il corso di laurea di Psicologia con ripercussioni dalla Sicilia a tutto il territorio nazionale.”