“L ’Azione cattolica è una grande esperienza di condivisone, un modo bello di stare insieme. Che fa delle nostre realtà territoriali parti di una grande e bella realtà nazionale. Di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi. Come orgogliosi di noi sono i nostri vescovi, che anche in questi giorni hanno voluto ribadire come l’Ac sia per tutta la Chiesa una grande e bella scuola di sinodalità. Dobbiamo prenderci cura della vita di tutti: adulti, giovani e ragazzi”.
Lo ha detto il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano, nel corso della presentazione del suo libro “Verso noi”. Prendersi cura della vita di tutti, edito dalla Ave, che si è svolta nel salone parrocchiale “Simone Greco” della chiesa Madre di Carlentini. La presentazione del libro è stata anticipata dall’incontro sul tema: “L’Ac in cammino… prendersi cura della vita di tutti”. L’incontro è stato promosso dall’Azione Cattolica della chiesa Madre e dalla parrocchia. Alla presentazione hanno partecipato l’arcivescovo di Siracusa Mons. Francesco Lomanto, il parroco della chiesa Madre don Salvatore Siena, il presidente diocesana dell’Ac dell’Arcidiocesi di Siracusa Valeria Macca, l’assistente unitario dell’Ac mons. Maurizio Aliotta, don Camillo Messina, il presidente diocesano della Diocesi di Noto Giuseppe Malandrino e il vicario foraneo di Lentini don Alfredo Andronaco e i soci della parrocchia. A conversare con il presidente nazionale Giuseppe Notarstefano è stato il giornalista Salvatore Di Salvo, presidente parrocchiale di Ac della chiesa Madre e segretario nazionale Ucsi.
“Il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo sollecita una profonda conversione spirituale – ha detto il presidente nazionale dell’Aci Giuseppe Notarstefano – globale, ecologica e pastorale. Siamo chiamati a uscire dalla crisi, affrontando insieme la sua complessità. La prospettiva sinodale rigenera pertanto la vita ecclesiale, ma anche quella sociale e civile. L’Azione cattolica, incoraggiata da papa Francesco è chiamata a favorire un cammino sinodale non astratto né autoreferenziale, ma si propone come spazio di cura, di accompagnamento fraterno e di servizio nella gratuità. L’Ac è chiamata a sincronizzare vite sempre più frammentate e “in movimento”, l’associazione è impegnata nella paziente e umile tessitura di un “noi più grande”, per una nuova cultura dell’alleanza. E allora eccola davanti a noi la città che sale, che cresce e si espande, diventa attrattiva per ogni uomo e ogni donna di questo Pianeta. Non più e solo percorsi affrettati, individualistici, consumistici e allo stesso tempo fragili. C’è tempo, e spazio, per ritrovare una visione di “ben-vivere” per le nostre città, dove la ricerca di senso dell’esistenza trovi spazio in una pratica quotidiana di amicizia sociale, riconoscimento reciproco delle differenze, inclusione e condivisione in ogni dimensione della vita pubblica”. Il presidente Notarstefano poco prima dell’incontro con i soci di Ac è stato accolto dal sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio e dal vice sindaco Michele Ruma a Palazzo di città in piazza Diaz.