Dalle prime ore dell’alba oltre 130 uomini del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania stanno eseguendo in Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia e Veneto un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e patrimoniali emessa dal Tribunale etneo su richiesta della Procura di Catania, nei confronti di 31 indagati, due dei quali già ritenuti, in un altro provvedimento cautelare dell’autorità giudiziaria etnea, contigui al clan “Scalisi” di Adrano (CT), articolazione locale della famiglia mafiosa “Laudani”.
L’operazione è effettuata in collaborazione con i finanzieri del Servizio centrale investigazione sulla criminalità organizzata e il supporto dei comandi provinciali di Milano, Monza, Napoli, Roma, Varese e Verona.
Sono tre i destinatari dell’ordinanza, eseguita dalla Guardia di finanza in Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia e Veneto con la quale Gip di Catania ha disposto l’applicazione di misure coercitive personali e reali nell’ambito di una indagine sulle cause che hanno portato al gravissimo dissesto economico della Sl Group, impresa con sede a Catania attiva nella commercializzazione di carburante dichiarata fallita nel 2022.
Nell’operazione sono stati arrestati gli imprenditori Antonio e Francesco Severino, padre e figlio, finiti in carcere, e Alfredo Leotta, posto ai domiciliari, che sarebbe stato l’anello
di congiunzione tra i Siverino e la rete dei prestanome attraverso cui i Siverino avrebbero drenato liquidita’ per non meno di 27,7 milioni di euro in tre anni. I tre destinatari delle ordinanze sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso con altre 28 persone dei reati di bancarotta fraudolenta e documentale, omesso versamento dell’imposta sul
valore aggiunto, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e reimpiego di denaro illecito.
Il Gip ha anche disposto il sequestro di beni e altre utilita’ nella disponibilita’ degli indagati e comunque agli stessi riconducibili fino a concorrenza del valore complessivo di 86 milioni di euro.
Ha anche disposto il sequestro delle quote sociali di 25 attivita’ commerciali tra Catania, Enna, Mantova, Napoli, Milano, Roma e Verona che operano nel settore della logistica e dei trasporti, delle ricerche di mercato, della commercializzazione di prodotti petroliferi e metalliferi nonche’ della compravendita di autoveicoli.
Secondo quanto accertato, lo stato di decozione della Sl Group sarebbe stato determinato dalle molteplici e ripetute violazioni alle norme tributarie e da condotte di carattere distrattivo dei Siverino.