“Ho deciso di aderire al movimento di Cateno De Luca per aiutarlo a diventare il sindaco di Sicilia. Lo conosco da anni e con il mio gruppo abbiamo deciso di fare una scelta di campo convinta, prospettica in ambito regionale ma anche nell’immediato per dare al territorio di Siracusa l’opportunità di poter contare su 7 parlamentari all’Ars per le iniziative su questo territorio”. Così il vicesindaco di Siracusa Edy Bandiera ha spiegato la sua decisione di aderire al movimento “Sud chiama Nord”, dando una veste ufficiale e definitiva ai rumors di un avvicinamento con l’attuale sindaco di Taormina che circolavano da tempo ed anzi erano un dato di fatto, sin da quando si è consumata la rottura tra Bandiera e Forza Italia in vista delle elezioni a Siracusa che hanno portato alla riconferma dell’attuale sindaco Francesco Italia.
L’asse tra Bandiera e De Luca approda alle “nozze” politiche dopo il flirt che si era instaurato a Palermo tra le parti nel periodo del governo Musumeci, quando Bandiera aveva fatto parte dell’esecutivo regionale. Poi l’addio a Forza Italia e una scelta che si è orientata verso il movimento di De Luca non soltanto passando dalle dinamiche che li hanno portati entrambi a sostenere Italia al ballottaggio siracusano ma anche con alcuni passi mossi insieme in questi mesi a Palazzo d’Orleans.
“Quest’estate abbiamo seguito insieme a Palermo, con Cateno, la questione della necessità di dare una percentuale dei biglietti di ingressi nei parchi ai Comuni e su questa battaglia che lui ha fatto per Taormina, ne ha tratto vantaggio ovviamente anche la nostra città di Siracusa e tutte le altre dove ci sono dei siti archeologici. Anche queste iniziative hanno dato una spinta decisiva a quella che era la scelta che stava già maturando”, ha evidenziato Bandiera.
Il patto tra Bandiera e De Luca sarà al centro dell’assemblea provinciale di Sud chiama Nord domenica pomeriggio a Siracusa e nel frattempo il vicesindaco della città aretusea parla di “fase zero”: “Intendo dire che nell’assemblea provinciale spiegheremo un progetto che guarda avanti, ad ampio respiro. E questa è la fase zero che va nell’ottica di un lungo percorso che punta alle prossime elezioni regionali (previste nel 2027, ndr).
“De Luca è stato sindaco in 5 comuni diversi, lo conosco da anni, lavora 20 ore al giorno e quindi la mia è stata valutazione sia sulla base della conoscenza della persona sia sui risultati che lui ha ottenuto in questi anni. Tra noi c’è un rapporto di collaborazione e stima reciproca tra noi da anni. Ha ottenuto risultati a Messina, li otterrà anche a Taormina e sono convinto che possa ottenerli anche nello scenario palermitano. Si è candidato a Messina, dove vinse contro tutti e così è stato anche a Taormina. Insieme agli amici di “Ho scelto Siracusa” e con il mio gruppo provinciale abbiamo fatto una scelta convinta e di competenza amministrativa, valutando sulla base dei risultati che ha ottenuto in questi anni De Luca. In questa fase zero vogliamo impegnarci per costruire e contribuire al progetto di sindaco di Sicilia”.
Bandiera, in particolare, non fa mistero di guardare con attenzione a quello che è stato il “modello Messina”, nel periodo cioè dal 2018 al 2022 in cui De Luca era stato sindaco della Città dello Stretto: “Ha sistema la situazione di un Comune che aveva oltre 500 milioni di debiti, senza passare dalla via facile del dissesto ed anzi evitandolo, e quindi ha messo allora ordine nei conti ma soprattutto ha portato la differenziata al 60%, oltre i numeri delle altre città metropolitane, Palermo e Catania, ed anche questa è una dimostrazione di buon governo ed è il modello che vogliamo cercare di portare, quando sarà il momento alla guida della Regione Siciliana”. “A Siracusa nel frattempo, con l’Amministrazione del sindaco Italia – ha aggiunto Bandiera – stiamo facendo un gran lavoro, con tanti cantieri avviati e/o sbloccati ed iniziative che stanno affrontando le criticità del territorio e stanno proiettando Siracusa in una dimensione certamente importante”.
Intanto i prossimi passaggi politici ed elettorali vedranno Bandiera subito al centro delle strategie “deluchiane”, sia se dovesse sbloccarsi la questione delle elezioni provinciali ma soprattutto in vista delle Europee del 2024, spartiacque dei piani politici del sindaco di Taormina. L’obiettivo del movimento “Sud chiama Nord” sarà quello di sdoganare il bacino di consensi ed alzare le percentuali fuori dal messinese. A partire dalla provincia siracusana, dove De Luca aveva presentato alle Amministrative nel capoluogo una lista che poi è rimasta molto lontana dalla corsa per il successo e non è andata oltre il 2,6% (il candidato era Roberto Trigilio), con Bandiera risultato invece determinante e che riuscì ad arginare il centrodestra al primo turno con una sua lista e si alleò poi con Italia, portandolo alla riconferma al Palazzo Vermexio.
La corsa di De Luca nel Collegio Sicilia-Sardegna alle prossime Europee passerà anche e soprattutto da quelli che saranno i risultati nelle zone al di là dell’area nord-orientale della Sicilia, e dall’esigenza di rafforzare i consensi di questa componente politica in altre province, a partire proprio da Siracusa, dove sin qui non ci sono stati numeri significativi nei risultati del movimento di De Luca. Ed ecco che Bandiera, con i suoi numeri (alle Comunali 2023 a Siracusa ottenne il 9%), diventa un partner “strategico” verso l’aspettativa di un progressivo allargamento delle adesioni e dei simpatizzanti a quest’area politica che si pone fuori dai due poli tradizionali.