In Italia e in Sicilia, la sicurezza delle donne è una questione urgente e cruciale, evidenziata nuovamente dalla recente tragedia di Giulia Cecchettin, ventiduenne uccisa dal suo ex fidanzato. Il suo caso è solo l’ultimo di una lunghissima lista di donne il cui destino è stato segnato dalla violenza di un compagno o di estranei. Un’atmosfera pervasa da paura avvolge molte donne che quotidianamente percorrono strade solitarie, temendo che ogni passo possa essere il loro ultimo.
Oggi, 25 novembre, per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, emerge dalla società civile una crescente e pressante richiesta di azioni e strumenti concreti che possano cambiare la mentalità e garantire sicurezza nei territori.
IlSicilia.it vi accompagna a conoscere l’iniziativa “Viola walk home” dell’associazione “DonneXStrada”, un’innovativa azione che combina tecnologia e impegno umano per contrastare la violenza di genere nelle città italiane e siciliane.
La crescente preoccupazione per la sicurezza delle donne ha trovato risposta digitale in questo progetto, un servizio di videochiamate attivo 24/7 accompagna virtualmente le donne nelle strade, offrendo un’alternativa sicura. Laura De Dilectis, fondatrice di DonnexStrada, trasformando l’indignazione in azione, sta lanciando anche l’app “Viola” che centralizza dati per affrontare la violenza di genere.
L’Associazione Non Profit “DonneXStrada”, da anni fornisce consulenze di psicologi e avvocati per arginare la violenza di genere e ideatrice del progetto dei “Punti Viola” nelle città italiane.
“Punto Viola” è qualsiasi esercizio commerciale o azienda che, grazie a una formazione specifica, si rende disponibile ad accogliere, con un primo soccorso, chiunque cerchi un luogo sicuro per rifugiarsi dalla violenza in strada.
Attualmente, in Italia sono presenti 158 “Punti Viola”, mentre in Sicilia sono presenti 6 luoghi nella mappa indicata nel sito:
- Palermo, tre punti presenti;
- Modica (RG) un punto presente;
- Catania un punto presente
- Castelvetrano (TP) un punto presente.
Per i luoghi e gli indirizzi vai al link: Punti Viola – Donne xStrada
“Viola walk Home”: l’evoluzione digitale al servizio della sicurezza delle donne
Questa crescente preoccupazione per la sicurezza delle donne ha trovato un ulteriore evoluzione e risposta “digitale” attraverso il progetto “Viola Walk Home”, un sistema di videochiamate attivo 24 ore su 24 che da tempo offre alle donne un accompagnamento virtuale nelle strade in alcune città in cui si sentono a rischio.
Questo servizio, nato dalla determinazione di Laura De Dilectis, laureata in psicologia, ha trasformato la sua indignazione per la violenza di genere in un’azione concreta. Il triste episodio di Sarah Everard nel quartiere londinese di Brixton (INFO), il caso della 33enne scomparsa a Londra, dove venne arrestato un agente di Scotland Yard. La polizia britannica ha ritrovato il corpo di Sarah Everard, la sera del 3 marzo a Londra mentre stava tornando a casa dall’appartamento di un amico, nel quartiere di Brixton, innescando dibattiti e polemiche sulla pericolosità delle strade, in particolare per le donne sia in Inghilterra che in tutta Europa, compresa l’Italia.
Questa storia ha spinto Laura a cercare soluzioni per garantire la sicurezza delle donne per strada, creando prima l’associazione “DonneXStrada” lanciando una chiamata all’azione sulla piattaforma Instagram, ricevendo oltre 400 mail di supporto. Questa mobilitazione e la volontà di fare la differenza l’hanno spinta a fondare l’associazione utilizzando il social per aiutare donne in tutta Italia, a tornare a casa in sicurezza. e portando successivamente alla creazione del progetto “Viola walk home”, un’iniziativa che va oltre le videochiamate, utilizzando appunto il profilo Instagram chiamato @ViolaWalkHome.
Viola è una start-up italiana che si propone di affrontare i temi della violenza di genere con risposte e soluzioni efficaci e di creare spazi sicuri per le persone in tutta Europa, si propone di lavorare a livello internazionale per affrontare le stesse problematiche su cui ha lavorato in Italia e creare una società e città più sicure.
L’App “Viola”
Il progetto prevede un’ulteriore sviluppo a fine anno con il lancio dell’App “Viola” , un progetto di raccolta dati centralizzata per affrontare alcune problematiche attraverso i big data, per affrontare le varie e complesse questioni della violenza di genere. La prima release dell’app sarà disponibile da metà dicembre, su Apple Store e Google Store, in italiano, inglese e tedesco.
“Viola walk home” gestisce un servizio di videochiamata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attivo in tutta Europa, accompagnando e sostenendo chiunque non si senta sicuro per strada, prevenendo gli approcci indesiderati e allontana i possibili aggressori. per tutti coloro che vogliono essere accompagnati quando tornano a casa la sera in zone in cui non si sente al sicuro.
Una donna in una città che si senta in pericolo o non al sicuro in strada di notte da sola può usufruire del servizio, mandando un messaggio in Direct per richiedere una videochiamata da uno dei volontari del servizio.
Per prenotare una videochiamata, basta scrivere nel DM le seguenti informazioni: lingua, città, data e ora. Il volontario vi risponderà confermando la prenotazione, avvierà la videochiamata e vi accompagnerà fino all’arrivo a destinazione. Attualmente il servizio conta su 150 volontari che parlano 17 lingue, garantendo un supporto adattato alle esigenze delle donne (in arabo, croato, olandese, inglese, francese, tedesco, greco, hindi, indonesiano, italiano, persiano, polacco, portoghese, tamil, russo, spagnolo, turco e urdu).
A dicembre verrà lanciata l’applicazione che aiuterà ulteriormente le donne a non tornare a casa da sole. L’amministratore delegato e inventore del progetto, Laura De Dilectis in una intervista ha dichiarato che “Si tratta di un’applicazione che metterà in contatto le donne con dei volontari che terranno loro compagnia, oppure potranno far ricorso all’aiuto di parenti o amici». Questa App, che sarà disponibile su iOS e Android, avrà un contatto diretto con la polizia, utile in caso di emergenze.
Il software, che ha ottenuto un riconoscimento al Millennium Award nel 2023, per ora è nella fase di “beta tester” da parte della community di Viola e nel mese di maggio 2023 ha avviato un sondaggio sul proprio sito per raccogliere testimonianze, in modo del tutto anonimo, sulle esperienze vissute nelle strade, stazioni e nei treni, così da raccogliere dati utili a prendere provvedimenti concreti, risposte e soluzioni efficaci, per chiedere suggerimenti e ricevere indicazioni sul grado di percezione di sicurezza nella propria città.
Nel frattempo la start up sta ampliando la rete dei volontari nelle città in tutti i paesi interessati, invitando cittadini e cittadine ad aderire al progetto e con il lancio dell’App, la stessa svolgerà un ruolo cruciale per l’ulteriore crescita dei “Punti Viola” sul territorio nazionale.
La sicurezza nelle città siciliane
La situazione della sicurezza delle donne nelle città è un aspetto cruciale di questa iniziativa. Le donne in Sicilia, come nel resto d’Italia, spesso si confrontano con l’insicurezza nelle strade, con il 51% delle donne nel paese che si sente “poco sicuro ad uscire da sola”, secondo dati Istat.
La realtà siciliana non è immune da queste preoccupazioni, richiedendo una particolare attenzione per migliorare la sicurezza nei luoghi pubblici.
In Sicilia, la situazione potrebbe presentare sfide uniche, richiedendo un’attenzione particolare per migliorare la sicurezza nelle strade e nei luoghi pubblici dei centri storici e di alcune delle periferie dei nostri capoluoghi di provincia dove avvengono la maggior parte dei casi di aggressione nei confronti di donne. In quelle zone isolate, vicoli e strade buie, come più volte nelle cronache quotidiane riportiamo, finiscono per essere vittime di aggressioni e violenze. Sole, senza supporto o aiuto.
Un servizio come quello dell’App “Viola” potrebbe dare una svolta a individuare “luoghi sicuri” in città, consentendo alle donne di chiamare volontari, consultare mappe per orientarsi e attivare un tasto SOS in situazioni di emergenza per i contatti di emergenza e le forze dell’ordine, mentre le chiamate vengono registrate come prova in caso di denuncia.
Questo strumento rappresenterebbe un passo avanti significativo nell’offrire un ambiente più sicuro alle donne nei quartieri, combinando tecnologia e impegno umano per trasformare positivamente la loro esperienza quotidiana sulle strade delle nostre città.