“Se qualcuno avesse avuto dubbi sulle reali intenzioni dei gruppi politici di centro-destra rispetto al Programma Triennale Opere Pubbliche, la riunione dei capigruppo di oggi, alla quale abbiamo scelto di non partecipare, ha fugato ogni dubbio: questo piano non s’ha da fare! Sfidiamo chiunque a indovinare quando sarà votato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Infatti, il crono-programma redatto dal presidente della seconda Commissione, che aveva previsto la votazione dell’atto entro il 19 novembre, ha posticipato la scadenza alla settimana prossima”. Lo dichiarano i capigruppo di Avanti Insieme, Movimento 5 Stelle, Sinistra Comune, Partito Democratico.
“I fatti sono testardi – aggiungono – e addebitare il ritardo nella valutazione del Piano a noi, che rappresentiamo ormai una minoranza in Consiglio e vorremmo votare domani stesso è piuttosto complicato. La verità è che continua un ostruzionismo di cui non ci si vuole nemmeno assumere la responsabilità. Ennesima prova della volontà di appesantire la discussione, l’invio di richieste di approfondimenti tecnici a sole 24 ore dalla seduta d’aula. Perché queste domande non le facevano prima? Prima di bocciare l’atto nel mese di marzo? Prima di presentare decine di emendamenti strampalati? Se è vero che qualcuno vuole portare in votazione l’atto, si smarchi da questo teatrino e lo dimostri, semplicemente ammettendo che l’unica cosa da fare è discutere e votare l’atto già domani, in un’unica seduta in cui ognuno possa assumersi le proprie responsabilità di fronte alla città”.