Sono scaduti i termini che erano stati riaperti dai commissari straordinari un mese fa per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale di Termini Imerese.
Il bando (clicca qui) era stato riavviato il 7 novembre per l’assegnazione dell’ex area Fiat dopo una richiesta di proroga di 12 mesi del programma Blutec. Alla chiusura del bando pubblico, vi sono state tre manifestazioni di interesse, di cui due quelle più rilevanti sul piano occupazionale che coinvolgerebbero oltre 600 lavoratori.
La pubblicazione per la vendita dell’ex stabilimento (clicca qui ) è stata un’ottima notizia per la Sicilia. Da mesi l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo ha lavorato senza sosta con il presidente della Regione Schifani e in sinergia con il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, per fare in modo che la fabbrica chiusa da anni, potesse avere una nuova vita. Un passo importante, dopo gli anni bui che hanno messo in ginocchio la zona industriale, la popolazione e gli operai dell’ex Fiat.
Il bando che si è chiuso oggi alle ore 13 già il 4 aprile scorso aveva avuto il via libera dalla giunta regionale alla proposta di Accordo di programma per la riconversione e riqualificazione dell’area. L’accordo stipulato tra Regione Siciliana, ministero delle Imprese e del made in Italy, Anpal e Comune prevedeva 105 milioni dei fondi Poc e oltre 35 milioni di euro sono stanziati dal Mimit.
L’obiettivo è quello di attrarre nuovi investimenti produttivi in grado di assicurare la salvaguardia della presenza industriale e dell’occupazione nella situazione di crisi del Polo di Termini Imerese e della relativa area territoriale di crisi complessa.