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Iniziata la demolizione

Risanamento Messina, ecco le ruspe: via le baracche di Camaro CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 29 Gennaio 2024

Un parco urbano, con alberi, panchine, aiuole, zona giochi, posti auto. Il verde là dove c’erano le baracche, nell’area sotto il vecchio ponte della ferrovia a Camaro Sottomontagna. Via 700 metri quadrati di amianto e 18 casette per far spazio in 45 giorni ad una nuova realtà. Le famiglie assegnatarie sono da tempo nelle nuove case e le baraccopoli di origine sono state bonificate.

Ed è solo l’inizio, la fase due del risanamento perché, come dice il sub commissario Marcello Scurria:Procederemo con una demolizione al mese”.

VIA LE BARACCOPOLI

L’assegnazione dei nuovi alloggi agli abitanti delle baraccopoli procede e continuerà per tutto il 2024 e nel frattempo però, come insegnano le lezioni del passato (quando le casupole venivano rioccupate o diventavano discariche) è importante passare alla bonifica ed alla demolizione. Poi alla costruzione non di casermoni ma di parchi e spazi con servizi.

RUSPE A CAMARO

Oggi le ruspe hanno inaugurato la nuova stagione delle demolizioni. Presenti al momento storico oltre al commissario Scurria i vertici di ArisMe con il presidente Vincenzo La Cava la consigliera Francesca Martello, il sindaco Federico Basile, il vice sindaco Salvatore Mondello, il consiglio della III Municipalità con il presidente Alessandro Cacciotto, il deputato regionale Alessandro De Leo ed il consigliere comunale Libero Gioveni.

PROROGA RISANAMENTO

Obiettivo: 2027 senza baracche (sono 72 le aree da risanare, più di mille metri quadrati di casette). La buona notizia è arrivata anche da Roma con la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento che ha inserito nel Milleproroghe anche il provvedimento per il risanamento che proroga il commissariamento fino a dicembre 2025.

LA RIVOLUZIONE

Ci sono voluti uomini e donne caparbie per cambiare la storia dal 2018 ad oggi. Quel che non è stato fatto nel mezzo secolo precedente è stato fatto in meno di sei anni. Una rivoluzione che è stata prima nel metodo e poi nei fatti. E vedere oggi le ruspe demolire baracche abbarbicate ad un passo dall’ingresso in città, sotto gli occhi di tutti per decenni, non può che essere motivo d’orgoglio per tutti. Da chi ha iniziato (Cateno De Luca, Matilde Siracusano, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna) di chi ha voluto ArisMe con Marcello Scurria in testa, a chi ha continuato (Federico Basile, Salvatore Mondello) il nuovo presidente ArisMe Vincenzo La Cava (che sta facendo una grande operazione anche sul fronte del rispetto delle regole) e il Cda. E’ stata una rivoluzione nei comportamenti, con l’acquisto degli alloggi invece della costruzione dei ghetti, con i progetti di riqualificazione e quelli che vedono impiegati anche gli abitanti delle baraccopoli in lavori socialmente utili (e qui c’è lo zampino dell’ex assessora Carlotta Previti), fino ai tour per la scelta della casa (voluti da Scurria) e le cerimonie delle firme dei contratti e della consegna delle chiavi.

La dignità passa anche da gesti che non sono solo simbolici.

Di questo enorme lavoro di squadra, che ogni tanto registra qualche piccolo sgambetto, dobbiamo sottolinearne i traguardi. E la presenza oggi a Camaro di tutti è la prova di quanto l’orgoglio per il risanamento reale appartenga alla comunità.

Certo ancora c’è tanto da fare e gli step in programma sono tanti. Ma il cronoprogramma è dettato. Una demolizione al mese. A fine anno si vedranno i primi frutti ed entro il 2025 un gran lavoro (per completare l’opera occorre aspettare il 2026-2027).

Negli ultimi anni abbiamo fatto molta strada, raggiungendo traguardi inimmaginabili solo qualche tempo fa, portando risorse e soluzioni per risolvere il dramma delle baraccopoli peloritane, uno scempio lungo più di un secolo-ha commentato Matilde Siracusano– Ringrazio il presidente della Regione Siciliana e commissario per l’emergenza risanamento, Renato Schifani, e il suo sub commissario Marcello Scurria, per il prezioso e positivo lavoro svolto.Andremo avanti con queste operazioni, perché l’obiettivo primario è quello di aiutare tutti senza lasciare indietro nessuno

 

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