Un Inferno per portare in Paradiso il Turismo dell’Alcantara, territorio che vanta trecentomila visitatori all’anno, sfruttando l’Inferno di Dante, grande evento teatrale protagonista in questi anni di un clamoroso successo, tutto siciliano.
Il progetto – che punta su spettacoli di qualità e altre iniziative per dare un ulteriore impulso al territorio – è stato illustrato durante la Conferenza stampa della Regione Siciliana nella Bit di Milano, sottolineando come la popolarità di Inferno abbia premiato la collaborazione di imprenditori e amministratori locali, sostenuti, dall’ Assessorato regionale al Turismo guidato da Elvira Amata.
A parlarne, tra gli altri, è stato Giovanni Anfuso, regista e autore della drammaturgia di Inferno, che ha anche mostrato ai giornalisti le affascinanti immagini dello spettacolo, affidatogli dai produttori Buongiorno Sicilia e Vision Sicily. Un autentico kolossal con più di venti tra attori e danzatori e un impiego complessivo di quaranta professionisti.
“A poco a poco – ha detto Anfuso – ci siamo resi conto che stavamo creando qualcosa di grande, anche se nessuno immaginava l’enorme successo: centomila presenze per tutte le repliche”.
La Valle del fiume Alcantara è tra i luoghi più magici dell’Isola, come dimostra la recente visita dei convegnisti dell’Associazione mondiale delle Guide turistiche nel Parco Geologico e Botanico delle Gole, e Anfuso ha ricordato di esser stato subito fortemente colpito da quegli inferi a portata di mano dove acqua e vento, nei millenni, hanno modellato nelle lave dell’Etna, fantastiche sculture di basalto colonnare, paragonabili soltanto, nel mondo, a quelle della Grotta di Fingal, in Scozia, il Selciato del Gigante, in Irlanda, e la cascata Svartifoss in Islanda.
“Nel progettare Inferno – ha detto – pensai che occorresse dominare, rispettandola, quella scena naturale: comunque ci avrebbe dominato. Così ho usato tutto: massi di basalto, vegetazione, battigia, persino l’acqua gelida del fiume. Ora i tour operator segnalano che i visitatori organizzano le proprie vacanze chiedendo di vedere il nostro spettacolo. Il pubblico di Inferno arriva, oltre che dalla Sicilia, da tutt’Italia. E tanti sono stati i turisti tedeschi, russi, francesi, britannici che hanno assistito allo spettacolo ringraziandoci con messaggi e pensieri”.
Inferno, dunque, servirà ancora a far conoscere a tutti le meraviglie della Valle dell’Alcantara e del suo Parco fluviale. Coronando il sogno di un imprenditore, Carmelo Vaccaro, scomparso vent’anni fa. Nel 1971 il suo rifiuto di piegarsi a logiche mafiose portò le cosche a far saltare in aria la sua casa di Francavilla, uccidendo la moglie e la figlia Daniela. Nella prossima estate i figli di Vaccaro apriranno nel loro Parco botanico e geologico delle Gole, un Infopoint per la Comunicazione turistica del Parco Fluviale e dei Comuni, e una Sala Multimediale per mostre, film e documentari che raccontino il Territorio.