“A noi non interessa oggi l’aspetto dell’incompatibilità che pure sarà in esame nel consiglio comunale del 13 febbraio, ma un’altra questione che riguarda il rispetto delle regole. Maurizio Croce non può essere uno e trino. Un consigliere comunale assente al 94% delle sedute non assolve il suo ruolo”. I consiglieri comunali Pd Felice Calabrò e Antonella Russo hanno illustrato oggi alla stampa la nuova proposta di delibera e che riguarda l’attivazione della procedura di contestazione della decadenza per assenze ingiustificate del consigliere comunale Maurizio Croce, ex articolo 41 c.6, del Regolamento del Consiglio Comunale del Comune di Messina.
Dal giorno dell’elezione come miglior candidato sindaco perdente Croce, nel giugno 2022, ha totalizzato 9 presenze su 155 sedute dell’Aula e nessuna presenza in commissione.
IL 94% DI ASSENZE
“E’ stato eletto in virtù di una legge scellerata che attribuisce il seggio al miglior candidato sindaco perdente e che in quanto tale dovrebbe assumere il ruolo di capo dell’opposizione– dichiara Felice Calabrò– Ma se è stato presente solo 9 volte come può assolvere il ruolo di consigliere comunale che richiede invece la presenza. E’ impegnato come soggetto attuatore al dissesto idrogeologico e lo comprendiamo, ma non assolve il ruolo in consiglio comunale”.
QUESTIONE INCOMPATIBILITA’
Felice Calabrò e Antonella Russo riassumono anche la questione relativa all’incompatibilità sopravvenuta (QUI), per la quale il 13 si esprimerà l’Aula e ricordano che da luglio del 2023, su espressa richiesta dell’ufficio commissariale al dissesto idrogeologico ci sono due pareri dell’Avvocatura di Stato (QUI)che però sono stati trasmessi a Palazzo Zanca soltanto la scorsa settimana. C’è anche un parere Anac del 2023 che esprime una posizione diversa, di compatibilità tra i due ruoli. Nel frattempo l’ufficio commissariale ha richiesto il parere dell’assessorato agli Enti locali.
DOPPIO RUOLO
“La situazione è complessa anche perché resta da capire come due pareri siano rimasti per tanti mesi non trasmessi al Comune- prosegue Calabrò- Inoltre ci chiediamo quali possano essere le conseguenze qualora venga acclarata l’incompatibilità da soggetto attuatore. Ma il nodo del problema per noi è un altro, se non puoi assolvere il tuo ruolo di consigliere comunale perché hai altri impegni, perché mantieni il doppio incarico?”
COMPETENZA DEL CONSIGLIO
Le motivazioni tecniche della nuova proposta sono state illustrate da Antonella Russo che sottolinea come sia diversa da quella in discussione la prossima settimana. “ Noi facciamo riferimento all’articolo 41 comma 6 del regolamento del consiglio comunale decadono dalla carica i consiglieri che non intervengono per sei sedute consecutive. In questo caso, se le sei sedute non hanno giustificazione la competenza è del consiglio comunale. Non è una caccia all’uomo e neanche una questione che riguarda solo il Pd. Non sappiamo chi potrebbe subentrare a Croce, se un candidato in lista Pd o di Forza Italia. Ci chiediamo come fa Croce ad esercitare il ruolo di capo dell’opposizione con il 94% di assenze?”
IL CONSIGLIO DI STATO
Antonella Russo fa riferimento ad una sentenza del 2021 il Consiglio di Stato secondo la quale le giustificazioni possono essere fatte anche a posteriori, ma non devono arrivare molto tempo dopo né avere motivazioni di rito. Un’altra sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che spetta al Consiglio comunale valutare la fondatezza, serietà e rilevanza delle giustificazioni.
CONSIGLIO COMUNALE AZZOPPATO
“Il 94% di assenze significa che gli altri impegni sono più importanti, è evidente e con una percentuale così alta è necessario valutare le motivazioni. , i numeri parlano- prosegue Antonella Russo– Il Consiglio comunale ha la facoltà di valutare la fondatezza. L’assenza costante di uno dei consiglieri è grave, perché impedisce sempre il plenum del Consiglio. Molte delibere sono state bocciate o sono state approvate per un voto. Così viene meno la possibilità di esercitare il nostro ruolo, è un Consiglio comunale azzoppato”.
COSA DICE IL REGOLAMENTO
Secondo il Regolamento del Consiglio Comunale di Messina, all’art. 41, c.6, è prevista la decadenza del Consigliere comunale per reiterate e ingiustificate assenze ai lavori del Consiglio “se non per giustificati motivi comunicati al Segretario Generale. La decadenza è in ogni caso dichiarata dal Consiglio, sentito l’interessato, con preavviso di dieci giorni”.
ASSENZE E MOTIVAZIONI
Secondo Calabrò e Russo il consigliere Maurizio Croce ha, spesso dopo lunghi periodi di mancanza di comunicazioni ufficiali, prodotto giustificazioni a posteriori per le sue assenze alle sedute del Consiglio Comunale, “che sono tutte contraddistinte dalla esigua stringatezza e da evidente genericità di motivazioni, che — per la totalità delle giustificazioni — riferiscono a non dettagliati e motivati “motivi di lavoro” o di impegni professionali. Di tale comportamento è evidente in particolare modo la serie di assenze dal Consiglio che vanno dal 21/07/2022 al 13/10/2022 per un totale di 20 sedute consecutive di Consiglio e quella relativa al periodo dal 02/01/2023 al 04/04/2023, per un totale di 34 sedute di Consiglio”.