La maggioranza sta cercando di serrare le fila all’Ars dove è in corso la discussione generale della riforma delle Province. Molti deputati del centrodestra stanno prendendo la parola, anche in attesa che i parlamentari del centrodestra assenti arrivino in aula. A conclusione della discussione, l’aula dovrà votare per il passaggio agli articoli e se arriverà l’ok è probabile il rinvio a domani per la votazione.
Nel frattempo, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha sospeso i lavori d’aula per riunire la capigruppo.
Le opposizioni, M5s e Pd, hanno contestato il ritorno in aula della riforma delle Province sostenendo che il ddl doveva essere riscritto all’ordine del giorno, dopo il rinvio in commissione Affari istituzionali e per regolamento poteva rientrare a Sala d’Ercole dopo quindici giorni e non sette come è avvenuto.
Dopo una breve sospensione dei lavori, la presidenza dell’Ars è andata avanti con la seduta sulla base di alcune precedenti, il presidente Gaetano Galvagno aveva ricordato che prima del rinvio in commissione aveva comunicato all’aula il ritorno del ddl oggi e nessun deputato aveva fatto osservazioni.
“Mai visti tanti colleghi di maggioranza intervenire durante la discussione generale di un disegno di legge per recuperare i numeri in aula perché molti di loro sono assenti. Chiedo al presidente della Regione Renato Schifani di ritirare il ddl per ridiscuterlo dopo l’abolizione della legge Delrio. Non ci sono le condizioni per andare avanti”. Così il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola.