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I carabinieri del Ros, in collaborazione con i colleghi del Comando provinciale di Palermo, del Nucleo elicotteri e del Nucleo cinofili, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Palermo, su richiesta dalla locale procura distrettuale antimafia e antiterrorismo, a carico di 7 indagati a vario titolo per usura ed estorsioni (tentate e consumate) aggravate dal metodo mafioso appartenenti al mandamento palermitano di Villagrazia-Santa Maria di Gesù e alla famiglia di Monreale.
Le indagini sull’operazione Breccia dei Ros sono iniziate dalla denuncia di un imprenditore che ha dichiarato ai carabinieri del Ros di essere caduto in mano agli usurai dal 2011. Questa inchiesta parte dall’operazione Brasca del 2016 con la quale erano stati indagati 62 persone accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione, illecita detenzione di armi, ricettazione, danneggiamento, incendio e fittizia intestazione di beni, aggravati dalle finalità mafiose. Alcuni arrestati di oggi sono stati condannati in appello con l’accusa di appartenere all’associazione mafiosa. In questa nuova operazione dalla notte sono in corso numerose perquisizioni.
IL SINDACO ORLANDO
“Esprimo un sentito apprezzamento alla Magistratura e ai Carabinieri che ancora una volta hanno dimostrato come sia fondamentale non abbassare la guardia contro i fenomeni di estorsione e usura. L’operazione è l’ulteriore conferma dell’importanza della denuncia contro ogni tipo di fenomeno estorsivo e della presenza delle istituzioni sul territorio contro le infiltrazioni mafiose nell’economia legale”, dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando