La medicina di precisione, grazie ai test diagnostici, è una vera e propria rivoluzione, non solo dal punto di vista scientifico.
Negli ultimi anni, difatti, si è iniziato sempre più a parlare di Teranostica, ossia la combinazione di metodi diagnostici a interventi terapeutici con radioligandi, in particolare nel campo oncologico, neurologico e pediatrico. Con le sperimentazioni, però, si stanno individuando strategie di intervento per varie patologie.
Per poter somministrare queste tipologie di cure, però, è necessaria una moderna apparecchiatura di Medicina nucleare digitale, che permette l’acquisizione di un imaging funzionale (Pet) basato sulla misurazione “in vivo” della concentrazione locale di radiofarmaci, associato ad un imaging anatomico-morfologico CT.
L’Arnas Civico di Palermo è il primo centro della Sicilia che partirà con dei percorsri di Teranostica con radioligandi, al momento, in ambito oncologico. L’unità di Medicina Nucleare dell’Arnas, quindi, permette un’offerta sanitaria con un impatto notevole nel management clinico dei pazienti oncologici, abbattendo rischi e soprattutto viaggi della speranza.
La radioligand therapy
La terapia con radioligandi, difatti, dà la possibilità di combinare le molecole carrier (trasportatrici) con i differenti radioisotopi generando combinazioni ad alta specificità per le diverse neoplasie, inoltre, non genera effetti farmacologici significativi poiché il radioisotopo, esplica la sua azione sulle sole cellule target.
“Questa straordinaria Pet permette di trovare mali, quasi invisibili, riducendo le prestazioni sanitarie fuori regione, e permette a tanti pazienti di essere seguiti nella propria terra, con cure di incredibile precisione. La radioligand therapy (Rlt) rappresenta un approccio di cura di Medicina Nucleare fondato sulla teranostica e ascrivibile ai trattamenti di precisione e personalizzati tra i più innovativi in ambito oncologico“, spiega il dottor Gaspare Arnone, direttore di Medicina Nucleare dell’Arnas.
“In Sicilia la medicina nucleare è alla pari delle migliori realtà nazionali – aggiunge -. Noi riteniamo assolutamente necessario che si proceda in appropriatezza, competenza e vorremmo che si creasse una rete a livello regionale per abbattere i viaggi della speranza, delle mobilità interregionali e dei costi sociali che questi pazienti devono affrontare“.
Le patologie
Una particolare efficacia è stata evidenziata nelle neoplasie neuroendocrine, soprattutto in ambito gastroenteropancreatico utilizzando analoghi della somatostatina marcati con radionuclidi, ma anche per i tumori prostatici con il 177Lu legato al Psma (antigene di membrana specifico della prostata). “La radioligand therapy, difatti, rispetto ai competitors, offre effetti positivi misurabili anche radiologicamente in oltre il 20-30% dei pazienti ai quali vanno aggiunti un ulteriore 50% circa in cui si registra stabilizzazione di malattia, con l’aumento della sopravvivenza”, conclude.