E’ già partito il progetto di orientamento “Rete”, una nuova iniziativa promossa e finanziata dal ministero per lo Sport (Dipartimento Gioventù e Protezione civile), dedicata a tutti i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 35 anni che puntano ad accrescere le proprie competenze e far parte del mondo del lavoro. Il progetto, di cui Invitalia è soggetto attuatore (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia), punta a costruire un ponte tra i giovani e il mondo delle imprese, che li indirizzari verso opportunità lavorative e mestieri emergenti.
Anche la città di Palermo parteciperà a questa mission.
Da un punto di vista logistico il progetto prevedeva originariamente 7 hub territoriali, già individuati, altri due si non aperti a Nuoro e Verona. Due sono in procinto di essere inaugurati a Novara e Salerno, poi ci sarà Palermo, Brindisi e Aquila e i cui uffici saranno finanziati dal Dipartimento Gioventù.
Per quanto riguarda il capoluogo siciliano il Comune, quale partener locale del progetto “Rete”, ha avviato con il dipartimento una interlocuzione per l’individuazione del luogo operativo che molto probabilmente sarà allestito all’interno dei Cantieri culturali della Zisa. Una sede in cui Invitalia aprirà un proprio ufficio locale che resterà in funzione per due anni e al cui interno opereranno i suoi dipendenti per portare avanti tutte le attività – dall’orientamento alla formazione – con le scuole, con le università e con i giovani.
Inoltre, quest’ultimi saranno informati mediante un accompagnamento mirato di tutti gli strumenti agevolativi, gestiti dalla stessa Invitalia. Per quanto riguarda poi le tempistiche di avviamento, gli uffici apriranno a Palermo tra aprile e maggio. L’avvio di una sede dopo tanti anni di assenza rappresenta un fatto da non sottovalutare perché dà spazio ad una intermediazione sana tra i livelli locale e nazionale sugli strumenti agevolativi e finanziari messi a disposizione dei potenziali imprenditori dalle leggi statali. L’auspicio di Invitalia è infatti quello di stimolare la nascita di tante nuove imprese che avranno la possibilità di usufruire di quelle misure economiche, al fianco di quelle già esistenti alla ricerca di figure professionali formate e competenti.
Il nome del progetto è evocativo: attraverso “Rete” si mettono in atto dei collegamenti sia tra gli territori che tra gli attori coinvolti con lo scopo di permettere ai nostri giovani di connettersi con le realtà offerte dal mondo del lavoro, partendo dalle scuole come punto di incontro e di dialogo. La direttiva, dunque, è duplice. Da un lato c’è quella formativa da portare all’interno dei circuiti di formazione classica quali scuole superiori, istituti tecnici, università, imprese rispetto alle quali gli addetti ai lavori informeranno e indirizzeranno i giovani verso tutte quelle professioni di cui necessitano le aziende, anche per un più rapido inserimento nel mercato del lavoro. Dall’altro lato, c’è un aspetto altrettanto importante su cui punta Invitalia che è quello rappresentato dall‘autoimprenditorialità che va spiegata attraverso specifici corsi guidati che mettano a fuoco i metodi per diventare imprenditore.
Il progetto prevede il rimborso dei costi sostenuti dall’Agenzia, le somme complessive erogate ammontano a 10 milioni di euro per sostenere mille stage per la durata di 6 mesi. Invitalia raccoglierà le candidature di imprese che abbiano anche delle sedi operative all’estero, quale valore aggiunto al lavoro da svolgere.
Arricchimento delle competenze, finalizzato all’assunzione nelle aziende, e l’autoimprenditorialità sono le parole chiavi racchiuse all’interno di questo ambizioso progetto. Ma non solo, l’obiettivo perseguito è quello di mantenere l’apertura degli uffici territoriali anche dopo il biennio che è l’arco temporale entro cui si concluderanno le fasi dell’iniziativa. L’accordo con il singolo ente locale capofila del progetto è esattamente questo: andare oltre la semplice start-up.