La situazione è seria ma non senza vie d’ uscita. Soprattutto è stato individuato un sistema di monitoraggio dinamico che vede insieme la Camera di Commercio, in questo caso con l’amministrazione comunale, ma in realtà con la possibilità di analoghe collaborazioni con altre pubbliche amministrazioni. Tema centrale lo stato di salute del tessuto imprenditoriale e produttivo messinese che stando ai dati più recenti mostra persino un segno di ripresa con nuove iscrizioni.
E’ quanto emerso dalla presentazione del report dell’ufficio statistica della Camera di Commercio alla presenza del presidente Ivo Blandina, del sindaco Federico Basile, degli assessori Massimo Finocchiaro alle Attività produttive e Roberto Cicala al Contrato all’evasione ed elusione tributaria locale e dell’ingegner Giuseppe Tramontana della società InfoCamere. In particolare sono stati illustrati i dati dell’andamento delle imprese nel territorio messinese nel 2023.
Stando all’analisi emerge, nell’ambito di una crisi di livello globale, un inizio di vivacità confermato da 716 iscrizioni e più di 1200 cessazioni oltre la metà però delle quali è avvenuta d’ufficio (erano cioè inattive da anni). Ne consegue che nel 2023 hanno chiuso battenti 682 imprese che se raffrontate con le 716 iscrizioni danno un saldo attivo del +34%. Non è un dato esaltante ma il segnale è positivo e lascia sperare. Parallelamente aumenta, sia pure di poco e lentamente, anche il numero dei lavoratori (passando da 41.263 del 2022 a 41.894 nel 2023).
“Su dati e statistiche – ha spiegato il presidente Blandina – possono innescarsi motivazioni, giudizi e speculazioni di ordine politico, ma il nostro compito, insieme all’amministrazione comunale, è quello di individuare percorsi e strategie per migliorare sempre di più l’economica cittadina e vi assicuro che è quanto stiamo facendo nella consapevolezza che nel 2023 la nostra economia è mutata non in peggio. I numeri sono utili a sviluppare una strategia, cosa funziona e cosa no, i mercati in crescita e quelli saturi. Il commercio elettronico per esempio ha impoverito il commercio di prossimità, si avanza in determinati settori e si arretra in altri”
Tramontana di InfoCamere ha evidenziato come il monitoraggio e l’osservatorio consentano agli attori interessati di analizzare il territorio in tempo reale su temi precisi. Il 71% delle imprese nate nella provincia di Messina nel 2018 ha resistito, mentre la media nazionale parla del 64,9%. Se da un lato si registra un calo nel settore dell’agricoltura dall’altro le imprese più diffuse sono nel commercio, trasporti e alberghi.